GIULIA GIORNALISTE AL FIANCO DELLA COLLEGA DELL’UNIONE SARDA FRANCESCA MELIS
L’Associazione di giornaliste indignata per l’aggressione verbale a sfondo sessista subita dalla cronista nel pieno esercizio del suo lavoro, in occasione di una conferenza stampa dell’assessore regionale all’Ambiente. Un collega del TGR Rai Sardegna ha apostrofato Francesca Melis con l’epiteto di “GALLINA”, mentre effettuava un’intervista all’esponente della Giunta. Giulia giornaliste respinge ogni forma di insulto e offesa verbale rivolto a colleghe e colleghi, e in particolare stigmatizza la mancanza di rispetto nei confronti delle giornaliste attraverso l’uso di un linguaggio misogino, volgare e in questo caso profondamente legato a una incultura, frutto di discriminazioni e stereotipi di genere, che ancora resiste, per fortuna solo in una parte
minoritaria delle nostre redazioni. Giulia giornaliste si augura che questo episodio non passi sotto silenzio e che non abbia a ripetersi mai più.
COMUNICATO STAMPA
Venerdì 2 dicembre nell’ambito dell’evento formativo “Giornalismo: professione e deontologia nella società che cambia” con la partecipazione del presidente nazionale OdG Carlo Bartoli, Giulia giornaliste in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Sardegna illustrerà la proposta per la “Carta di Olbia”, una carta deontologica per rappresentare nei media le disabilità e le persone con disabilità con un linguaggio corretto e rispettoso
La carta che non c’è. Tra le norme deontologiche che regolano la professione giornalistica attualmente non sono state codificate quelle che riguardano il tema della rappresentazione delle persone con disabilità. Giulia giornaliste Sardegna, nell’ambito dell’evento formativo del 2 dicembre organizzato dall’Ordine dei Giornalisti della Sardegna (Hotel Regina Margherita alle 14.30) dal titolo “Giornalismo: professione e deontologia nella società che cambia” con la partecipazione del presidente nazionale OdG Carlo Bartoli, illustrerà la proposta per la “Carta di Olbia”, una carta deontologica per rappresentare nei media le disabilità e le persone con disabilità con un linguaggio corretto e rispettoso.
Il documento è stato elaborato nel corso di due convegni organizzati da Gi.U.Li.A con l’OdG della Sardegna, a Olbia nel 2019 e a Cagliari a giugno 2022 con l’OdG Sardegna e la partecipazione dell’Università di Cagliari e dell’Ussi Sardegna. Terminologie scorrette, discriminatorie e non rispondenti alle attuali conoscenze scientifiche e narrazioni che oscillano tra il pietismo e il sensazionalismo quando ci si occupa di persone con disabilità sono ancora molto presenti nella stampa italiana come emerge dalle numerose osservazioni di associazioni, attivisti e attiviste, professionisti e professioniste che si occupano di disabilità. Urge sottoscrivere una Carta allora, un documento fondamentale che colmi questo vuoto e che si ispiri ai principi sanciti nella Convenzione dell’Onu sui diritti delle persone con disabilità ratificata dall’Italia nel 2009, e impegni i giornalisti e le giornaliste a norme di comportamenti deontologicamente corrette nei confronti di questo tema.
All’incontro di venerdì, dedicato al tema centrale sul ruolo e sullo stato della professione giornalistica nel nostro Paese a quasi sessant’anni dall’istituzione dell’Ordine dei Giornalisti in una società profondamente cambiata, interverranno il presidente nazionale dell’OdG, Carlo Bartoli; Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna; Simonetta Selloni, presidente dell’Associazione della Stampa sarda; Celestino Tabasso, giornalista de L’Unione Sarda già presidente del sindacato regionale dei giornalisti. La proposta di una carta deontologica sulla rappresentazione con disabilità nei media sarà illustrata da Susi Ronchi, fondatrice Giulia giornaliste Sardegna; Caterina de Roberto, coordinatrice per il Nord Sardegna di Giulia giornaliste; Francesca Arcadu (vicepresidente Uildm e fondatrice Gruppo Donne UILDM, organizzazione non profit che si occupa della lotta alla Distrofia Muscolare), in collaborazione con l’OdG Sardegna.
I giornalisti e le giornaliste partecipanti all’evento formativo avranno diritto a cinque crediti.
COMUNICATO STAMPA
Presentazione del libro
UN GIORNO ALL’IMPROVVISO
I racconti delle donne al tempo del Covid
Doppio appuntamento a Cagliari
GIOVEDÌ 10 NOVEMBRE 2022
MEM – via Mameli 164, Cagliari – ore 17.30
***
VENERDÌ 11 NOVEMBRE 2022
Libreria InKentro – via Grazia Deledda, 51 a Cagliari – ore 18.00
Doppia tappa a Cagliari il 10 e 11 novembre per il tour di presentazione nell’isola del libro “Un giorno all’improvviso – I racconti delle donne al tempo del Covid”, ideato e edito da Giulia giornaliste Sardegna. Il volume raccoglie 16 storie di donne, raccolte da altrettante giornaliste socie dell’associazione, impegnate nei diversi settori professionali che hanno fronteggiato con tutti i loro strumenti a disposizione le difficoltà durante i due anni dell’emergenza sanitaria a causa della pandemia. Una storia lunga 144 pagine di coraggio, forza e determinazione, ma soprattutto di rete, relazioni umane, condivisione e rinascite, che dà voce a queste donne, insegnanti, studentesse, dirigenti e sindache, imprenditrici, o impegnate nell’ambito sanitario e nel sociale, così come nell’ambito culturale e artistico, arricchita da una galleria di ritratti fotografici a cura di Daniela Zedda.
Giovedì 10 novembre il primo appuntamento è alla MEM, in via Mameli 164, Cagliari, alle 17.30, all’ interno della rassegna promossa dall’assessorato comunale della Cultura e Spettacolo “Cagliari che legge/Casteddu chi ligit”. Presenta e modera Alessandra Sallemi, giornalista de La Nuova Sardegna, socia di Giulia giornaliste. Intervengono Maria Dolores Picciau, assessora alla Cultura del Comune di Cagliari; Susi Ronchi, fondatrice di Giulia giornaliste Sardegna; le giornaliste dell’associazione “Giulia” Daniela Zedda e Alessandra Addari. Porteranno il loro contributo alla MEM anche alcune tra le protagoniste intervistate nel libro: Anna Maria Maullu, Presidente emerita dell’Associazione Nazionale dei Dirigenti Scolastici; Sara Piu, responsabile comunicazione di Reset UniCa e Valeria Aresti, avvocata.
L’11 novembre, venerdì, il libro sarà presentato alla Libreria InKentro, in via Grazia Deledda 51 a Cagliari, alle 18.00. Introduce e coordina Alessandra Menesini, giornalista, collabora con L’Unione Sarda e socia di “Giulia”. Intervengono le giornaliste di “Giulia Sardegna” Susi Ronchi, Daniela Zedda e Sandra Pani e tre delle protagoniste intervistate nel libro: Valeria Ciabattoni, direttrice artistica CEDAC Sardegna, Luigia Frattaroli, danzatrice e coreografa e Carla Medau, già sindaca di Pula. L’organizzazione per entrambi gli incontri cagliaritani è a cura di Giulia giornaliste Sardegna, in collaborazione con il Comune di Cagliari, Fondazione di Sardegna, Libreria InKentro, Università degli Studi di Cagliari, Università degli Studi di Sassari e Giulia giornaliste nazionale.
COMUNICATO STAMPA
Presentazione del libro
UN GIORNO ALL’IMPROVVISO
I racconti delle donne al tempo del Covid
Venerdì 14 ottobre 2022 – h. 17.30
Biblioteca civica Simpliciana
Piazza Dionigi Panedda
OLBIA
Introduce: Caterina De Roberto
Coordina: Antonella Brianda
Venerdì 14 ottobre si terrà la presentazione a Olbia del libro “Un giorno all’improvviso – I racconti delle donne al tempo del Covid”, a cura di Giulia giornaliste Sardegna. Sedici giornaliste intervistano sedici donne impegnate in diversi settori professionali che raccontano con le loro testimonianze come hanno affrontato le difficoltà nel corso della pandemia.
Ingresso libero e aperto a tutti.
L’evento sarà trasmesso in streaming sui canali YouTube della Biblioteca civica Simpliciana.
Sono tante le storie di vite sospese e interrotte durante il lungo e interminabile periodo del lockdown, quando due anni fa l’Italia si chiudeva in casa e il governo aveva dichiarato il fermo di tutte le attività a causa di un virus misterioso e perturbante, Sars-Cov-2, che ha messo a nudo la solitudine e la paura dell’umanità intera. Ma sono tante anche le storie di resistenza, di rete, di condivisione e di rinascite. Soprattutto in Sardegna, che ha sofferto profondamente della clausura e dell’isolamento, dove le donne, con la loro atavica capacità di tessere le proprie esistenze e intrecciarne i fili l’una con l’altra, di ricucire gli strappi e ridisegnare il futuro, sono tra le protagoniste della ricomposizione di quel puzzle sociale i cui pezzi si sono sparsi nel corso della pandemia.
Storie che non vanno assolutamente dimenticate o perdute e che “Giulia giornaliste Sardegna”, associazione che punta a dare voce alle donne e a una loro corretta rappresentazione nei media oltre a promuovere una informazione sempre più inclusiva, è andata a cercare per rimettere insieme quei fili e riannodarli, fermarli nel tempo e nello spazio, nel libro corale, collettivo: “Un giorno all’improvviso – I racconti delle donne al tempo del Covid” (2022). Un libro di testi e immagini fotografiche unico nel suo genere, edito quest’anno dall’associazione Gi.U.Li.A. Giornaliste Sardegna che raccoglie le testimonianze di sedici donne intervistate da altrettante sedici giornaliste socie.
Il volume, pensato e ideato da Giulia giornaliste Sardegna, responsabile editoriale Susi Ronchi e coordinamento editoriale a cura di Alessandra Addari, dopo Cagliari e Villacidro, vedrà la sua prossima presentazione nell’isola il 14 ottobre a Olbia, nella Biblioteca civica Simpliciana in Piazza Dionigi Panedda, alle 17.30. Introduce Caterina De Roberto, coordinatrice per il Nord Sardegna di Giulia giornaliste, e conduce l’incontro Antonella Brianda, giornalista e socia di Gi.U.Li.a. Dopo i saluti di Sabrina Serra, Vice sindaca di Olbia, Susi Ronchi, fondatrice Giulia giornaliste Sardegna, Emiliano Deiana, Presidente Anci Sardegna e Marcello Acciaro, Direttore Generale della Asl Gallura, seguiranno gli interventi di Vannalisa Manca, Simonetta Selloni e Caterina De Roberto, tre delle “Giulie giornaliste” autrici delle interviste alle donne delle professioni presenti nel libro, delle protagoniste dei loro rispettivi racconti, Francesca Arcadu, fondatrice Gruppo Donne UILDM, organizzazione non profit che si occupa della lotta alla Distrofia Muscolare, Giovanna Piras, Dirigente biologa, Asl Nuoro, e Maria Antonietta Sirca, direttrice del Jazz Hotel, Olbia. Porteranno il loro contributo anche Daniela Zedda, autrice dei ritratti fotografici alle intervistate, e Eugenia Tognotti, Professoressa ordinaria di Storia della medicina all’Università di Sassari, tra le autrici della postfazione del libro. L’evento sarà trasmesso in streaming sui canali YouTube della Biblioteca civica Simpliciana.
“Un giorno all’improvviso” è il racconto di 16 donne comuni, non eroine, impegnate in Sardegna nei diversi settori professionali che hanno fronteggiato con tutti gli strumenti a disposizione le difficoltà e le complessità di una nuova e inaspettata quotidianità nel corso dell’emergenza sanitaria, ritratte in questo libro dalle penne di 16 giornaliste di Giulia Sardegna e dagli scatti d’autrice di Daniela Zedda e Elisabetta Messina.
La prefazione del volume è di Elisabetta Gola, Professoressa ordinaria di Filosofia e teoria dei linguaggi, Coordinatrice del Corso di laurea in Scienze della Comunicazione, Prorettrice alla Comunicazione e immagine Università di Cagliari, l’introduzione di Silvia Garambois, Presidente nazionale Giulia Giornaliste.
Postfazione a cura di: Eugenia Tognotti, Professoressa ordinaria di Storia della Medicina e Scienze Umane Centro per gli Studi Antropologici, Paleopatologici e Storici dei popoli del Mediterraneo, Università degli Studi di Sassari, Institut Montaigne, Paris; Antonietta Mazzette, Professoressa ordinaria di sociologia urbana, Prorettrice per i rapporti Università-territorio Università degli Studi di Sassari; Michela Floris, Professoressa associata di Economia e Gestione delle Imprese, Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche, Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali Università degli Studi di Cagliari. I ritratti fotografici delle Professoresse degli atenei di Cagliari e Sassari che hanno curato la prefazione, l’introduzione e la postfazione sono di Elisabetta Messina.
Sedici interviste a professioniste che lavorano nei più svariati ambiti. Sono insegnanti, studentesse, dirigenti e sindache, imprenditrici, personale impegnato nell’ambito sanitario e nel sociale, nell’ambito culturale e artistico, che si raccontano, senza filtri. “Abbiamo scelto loro ma tante e tante altre donne potevano essere con noi ad arricchire il nostro progetto ma è sempre necessario compiere una scelta – spiega Susi Ronchi, fondatrice di Giulia giornaliste Sardegna e responsabile editoriale di questo volume – È un libro che non scade, un libro corale, a più voci, a più mani, mai datato perché anche in futuro queste pagine saranno la memoria scritta di quanto è accaduto a tutti e a tutte noi. Il libro è dedicato a tutte le donne della Sardegna perché non siano cancellate dal racconto quotidiano della storia”. Tante prospettive, tanti modi in cui donne impegnate in diversi ruoli hanno affrontato difficoltà, superato incertezze, proposto soluzioni. Sedici donne che portano la loro testimonianza su come hanno gestito il lockdown nell’ambito dei loro singoli settori professionali, raccontano le ansie, le paure, le difficoltà a programmare il lavoro di se stesse e a volte di interi settori.
Le 16 giornaliste di Giulia Sardegna, autrici delle interviste e dei racconti nel volume “Un giorno all’improvviso”: Susi Ronchi, Roberta Secci, Roberta Celot, Caterina De Roberto, Simonetta Selloni, Vannalisa Manca, Sandra Pani, Daniela Pinna, Alessandra Menesini, Valentina Guido, Francesca Siriu, Antonella Loi, Maria Grazia Marilotti, Alessandra Sallemi, Alessandra Addari, Simona Scioni.
Le 16 professioniste intervistate: Anna Maria Maullu, Presidente emerita dell’Associazione Nazionale dei Dirigenti Scolastici; Caterina Tronci, responsabile delle sale parto di Ostetricia e Ginecologia al Santissima Trinità di Cagliari; Carla Medau, sindaca di Pula; Maria Antonietta Sirca, direttrice del Jazz Hotel, Olbia; Giovanna Piras, Dirigente biologa, Asl Nuoro; Francesca Arcadu, fondatrice Gruppo Donne UILDM, organizzazione non profit che si occupa della lotta alla Distrofia Muscolare; Valeria Caredda, ginecologa e responsabile del Centro Donna di Cagliari (Ospedale San Giovanni di Dio, Asl Cagliari); Valeria Aresti, avvocata; Valeria Ciabattoni, direttrice artistica del CeDAC/Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna; Simona De Francisci, condirettrice TG Videolina; Dolores Palmas, infermiera e volontaria (Ospedale Oncologico Armando Businco, Cagliari); Silvia Massa, amministratrice delegata Superemme S.P.A.; Luigia Frattaroli, danzatrice e coreografa (Teatro Lirico di Cagliari); Sabrina Milanovic, mediatrice culturale (campo rom di San Nicolò d’Arcidano, OR); Sara Piu, consigliera d’amministrazione dell’Ateneo di Cagliari (Unica); Giulia Balzano, presidente associazione culturale Menabò (Museo dell’Ossidiana di Pau, OR).
UN GIORNO ALL’IMPROVVISO
I racconti delle donne al tempo del Covid
Presentazione del libro
Martedì 13 settembre 2022
Fondazione di Sardegna
Via S. Salvatore da Horta, 2
Cagliari
ore 18.00
Martedì 13 settembre alle 18.00 alla Fondazione di Sardegna a Cagliari si terrà la prima presentazione del libro “Un giorno all’improvviso”, a cura di Giulia giornaliste Sardegna. 16 giornaliste intervistano 16 professioniste impegnate in diversi settori che raccontano con le loro testimonianze come hanno affrontato le difficoltà nel corso della pandemia.
E venne il giorno, quel fatidico 9 marzo di due anni fa, quando l’Italia si chiudeva in casa e il governo aveva dichiarato il fermo di tutte le attività. La nostra realtà, non il futuro, assumeva i contorni di una dimensione distopica. Un virus misterioso e perturbante, Sars-CoV-2, che ha messo a nudo la solitudine e la paura dell’umanità intera, in un clima diffuso, di inquietudine, di ansia, incertezza, di caos. Non un film di fantascienza, ma una storia reale, che ci ha visto tutti come esseri inermi in cerca di protezione e di soluzioni efficaci per fronteggiare questa crisi e una quotidianità stravolta. Sono tante le storie di vite sospese e interrotte durante il lungo e interminabile periodo del lockdown, ma sono tante anche le storie di resistenza, di rete, di condivisione e di rinascite. Soprattutto in Sardegna, che ha sofferto profondamente della clausura e dell’isolamento, dove le donne, con la loro atavica capacità di tessere le proprie esistenze e intrecciarne i fili l’una con l’altra, di ricucire gli strappi e ridisegnare il futuro, sono tra le protagoniste della ricomposizione di quel puzzle sociale i cui pezzi si sono sparsi nel corso della pandemia. Storie che non vanno assolutamente dimenticate o perdute e che Giulia giornaliste-Sardegna è andata a cercare per rimettere insieme quei fili e riannodarli, fermarli nel tempo e nello spazio in un libro corale, collettivo: “Un giorno all’improvviso – I racconti delle donne al tempo del Covid” (2022). Un libro di testi e immagini fotografiche unico nel suo genere, edito quest’anno dall’associazione Gi.U.Li.A. Giornaliste Sardegna che raccoglie le testimonianze di sedici donne intervistate da altrettante sedici giornaliste socie. Donne comuni, non eroine, impegnate in diversi settori professionali che hanno fronteggiato con tutti gli strumenti a disposizione le difficoltà e le complessità di una nuova e inaspettata quotidianità nel corso dell’emergenza sanitaria, ritratte in questo libro dalle penne delle 16 giornaliste di Giulia Sardegna e dalle fotografie di Daniela Zedda.
Il volume, pensato e ideato da Giulia giornaliste Sardegna, responsabile editoriale Susi Ronchi e coordinamento editoriale a cura di Alessandra Addari, vedrà la sua prima presentazione il 13 settembre alla Fondazione di Sardegna a Cagliari, in via S. Salvatore da Horta, 2, alle 18.00. Introduce Susi Ronchi, coordina l’avvocata Claudia Rabellino. Interverranno Alessandra Zedda, vice presidente della Regione Sardegna, Francesco Mola, Rettore UNICA, Giacomo Spissu, presidente della Fondazione di Sardegna, Silvia Garambois, presidente Giulia giornaliste, Elisabetta Gola, UNICA, Daniela Zedda, fotografa, Alessandra Addari, segreteria organizzativa, e le protagoniste intervistate. Il volume è stato realizzato con il contributo di Fondazione di Sardegna e dell’Università degli Studi di Cagliari e il patrocinio dell’Università di Sassari. L’ingresso è libero e aperto a tutti.
Sedici interviste a professioniste che lavorano nei più svariati ambiti. Sono insegnanti, studentesse, dirigenti e sindache, imprenditrici, personale impegnato nell’ambito sanitario e nel sociale, nell’ambito culturale e artistico, che si raccontano, senza filtri. “Abbiamo scelto loro ma tante e tante altre donne potevano essere con noi ad arricchire il nostro progetto ma è sempre necessario compiere una scelta – spiega Susi Ronchi, fondatrice di Giulia giornaliste Sardegna e responsabile editoriale di questo volume – Sul fronte parallelo emergono gli stili, l’approccio, lo sguardo delle donne intervistatrici, anche loro condizionate dai limiti e dagli ostacoli e dalle trasformazioni imposti dalla pandemia. Mi piace infatti sottolineare questa doppia narrazione frutto dell’opera di due donne che si incontrano, la giornalista e la professionista, che intrecciano le loro vite, e compongono insieme il loro racconto che ci è stato consegnato. È un libro che non scade, un libro corale, a più voci, a più mani, mai datato perché anche in futuro queste pagine saranno la memoria scritta di quanto è accaduto a tutti e a tutte noi. Il libro è dedicato a tutte le donne della Sardegna perché non siano cancellate dal racconto quotidiano della storia”. Tante prospettive, tanti modi in cui donne impegnate in diversi ruoli hanno affrontato difficoltà, superato incertezze, proposto soluzioni. Sedici donne che portano la loro testimonianza su come hanno gestito il lockdown nell’ambito dei loro singoli settori professionali, raccontano le ansie, le paure, le difficoltà a programmare il lavoro di se stesse e a volte di interi settori.
Le giornaliste di Giulia Sardegna autrici delle interviste e dei racconti: Susi Ronchi, Roberta Secci, Roberta Celot, Caterina De Roberto, Simonetta Selloni, Vannalisa Manca, Sandra Pani, Daniela Pinna, Alessandra Menesini, Valentina Guido, Francesca Siriu, Antonella Loi, Maria Grazia Marilotti, Alessandra Sallemi, Alessandra Addari, Simona Scioni.
Le professioniste intervistate: Anna Maria Maullu, Presidente emerita dell’Associazione Nazionale dei Dirigenti Scolastici; Caterina Tronci, responsabile delle sale parto di Ostetricia e Ginecologia al Santissima Trinità di Cagliari; Carla Medau, sindaca di Pula; Maria Antonietta Sirca, direttrice del Jazz Hotel, Olbia; Giovanna Piras, Dirigente biologa, Asl Nuoro; Francesca Arcadu, fondatrice gruppo UILDM, organizzazione non profit che si occupa della lotta alla Distrofia Muscolare; Valeria Caredda, ginecologa e responsabile del Centro Donna di Cagliari (Ospedale San Giovanni di Dio, Asl Cagliari); Valeria Aresti, avvocata; Valeria Ciabattoni, direttrice artistica del CeDAC/Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna; Simona De Francisci, condirettrice TG Videolina; Dolores Palmas, infermiera e volontaria (Ospedale Oncologico Armando Businco, Cagliari); Silvia Massa, amministratrice delegata Superemme S.P.A.; Luigia Frattaroli, danzatrice e coreografa (Teatro Lirico di Cagliari); Sabrina Milanovic, mediatrice culturale (campo rom di San Nicolò d’Arcidano, OR); Sara Piu, consigliera d’amministrazione dell’Ateneo di Cagliari (Unica);
Giulia Balzano, presidente associazione culturale Menabò (Museo dell’Ossidiana di Pau, OR).
Info sul libro “Un giorno all’improvviso” – I racconti delle donne al tempo del Covid
- Responsabile editoriale Susi Ronchi
- Coordinamento editoriale Alessandra Addari
- Progetto grafico di Studio Paolo Bazzani
- Fotografie di Daniela Zedda
- Fotografie di Elisabetta Messina pag. 5-7-139-140-141-142
- Con il contributo di Fondazione di Sardegna, Università degli Studi di Cagliari
- Con il patrocinio di Università degli Studi di Sassari
Il coordinamento di Giulia Giornaliste Sardegna
INFORMAZIONE E DISABILITÀ
“Per un linguaggio giornalistico inclusivo e rispettoso delle identità e dei diritti delle persone con disabilità”. È il titolo del corso di formazione che si terrà venerdì 10 giugno 2022 a Cagliari, nell’aula 6 della Facoltà di Studi Umanistici dell’Università, a Sa Duchessa (p.zza D’armi), dalle 14 alle 18.
L’iniziativa è organizzata da Giulia giornaliste Sardegna e dall’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, in collaborazione con l’USSI Sardegna, l’Ordine degli Avvocati del Foro di Cagliari, Sensibilmente ODV e Università di Cagliari.
Le carte deontologiche e la legge sulla privacy disegnano i confini entro i quali i giornalisti e le giornaliste, nell’esercizio del diritto di cronaca, si muovono nel rispetto dei diritti delle persone, anche e soprattutto in relazione ai dati sensibili che riguardano la salute.
Ma come vengono rappresentate oggi le persone con disabilità? Quali sono le “parole giuste” per raccontarle fuori da stereotipi, pietismi, luoghi comuni e pregiudizi? Il corso di formazione si propone di individuare un ambito di riflessione e di approfondimento collegato a modalità operative di espressione attraverso un linguaggio inclusivo che rispetti i diritti delle persone con disabilità senza recluderle nel recinto dei “meno fortunati” o dei “ragazzi speciali” in armonia con quanto previsto dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.
Il tema sarà affrontato sotto l’aspetto del linguaggio e dello stile narrativo, della deontologia e attraverso le esperienze e i progetti degli attivisti e delle attiviste delle associazioni.
All’interno del tema generale saranno analizzati anche i meccanismi della doppia discriminazione che colpisce le donne disabili sotto il profilo dei diritti e dell’autodeterminazione oltre che di una rappresentazione mediatica troppo spesso parziale.
Ai giornalisti vengono riconosciuti 6 crediti formativi, e 3 agli avvocati in quanto una parte del corso è riservata all’approfondimento di contenuti giuridici.
L’evento di Cagliari è in continuità con un analogo corso che si è svolto a Olbia nel dicembre 2019 in occasione del quale era stata lanciata l’idea di una “carta o manifesto di Olbia” sui doveri dell’informazione nei confronti delle persone disabili. Il processo per la realizzazione del progetto si è fermato a causa della sopraggiunta pandemia, ma potrà essere eventualmente ripreso nell’ambito di questo nuovo appuntamento formativo.
INTERVENGONO IN APERTURA
Francesco Birocchi, presidente dell’ordine dei giornalisti, Matteo Pinna presidente dell’ordine degli avvocati di Cagliari, Susi Ronchi, fondatrice di Giulia giornaliste Sardegna, Paolo Mastino presidente USSI Sardegna, Donatella Rita Petretto, delegata del rettore in materia di integrazione sociale e diritti delle persone con disabilità.
Introduce e modera Caterina De Roberto Giulia giornaliste-l’Unione Sarda.
Relazioni di:
- Vannalisa Manca, consigliera Odg, Giulia Giornaliste, “La Carta che non c’è”.
- Sara Carnovali, Phd in Diritto costituzionale, collaboratrice parlamentare presso Camera dei deputati, autrice del libro Il corpo delle donne con disabilità – Analisi giuridica intersezionale su violenza, sessualità e diritti riproduttivi, “Parole, corpi, giustizia. I diritti umani delle persone con disabilità in prospettiva di genere”.
- Giuseppe Macciotta, specialista in diritto del lavoro e della previdenza sociale “Lavoro e disabilità”.
- Francesca Arcadu, Consigliera di UILDM (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare), formatrice sui temi socio-sanitari e della disabilità “Le parole per dirlo: essere persone con disabilità attraverso lo sguardo degli altri”.
- Benedetta Pintus, Giulia giornaliste, specialista nel linguaggio non discriminatorio, “Quando le narrazioni diventano tossiche”.
- Veronica Asara, presidente Sensibilmente ODV “Comunicazione, autonomia e consapevolezza di sé: progetto educativo alla comunicazione sui social”.
- Marco Granata, presidente Fondazione Peter Pan, “Per fortuna abbiamo Fede”.
- Ilaria Meloni, ciclista paralimpica, “A ruota libera”.
Il coordinamento di Giulia Giornaliste Sardegna
“LA TUTELA DELLE PERSONE DI ETÀ MINORE NELLE RELAZIONI EDUCATIVE”
01/06/2022 – «La tutela delle persone di età minore nelle relazioni educative» è il tema al centro del convegno previsto per sabato 4 giugno a partire dalle 9.15, presso l’Aula magna del Seminario arcivescovile di Cagliari (via monsignor Cogoni, 9).
L’iniziativa, fortemente voluta dalla Diocesi di Cagliari e dal Servizio per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, in collaborazione con Giulia giornaliste, Casa Emmaus, dall’Ordine regionale dei giornalisti e da quello degli avvocati, si inserisce in un percorso di analisi e confronto sul fenomeno, a partire dalla consapevolezza che per affrontarlo è necessario guardare al suo complesso, a partire da tutte le sue specificità.
Il tema relativo alla violenza sui minori, pone la società tutta davanti a profondi interrogativi e numerose riflessioni. Da qui la volontà di lavorare sinergicamente e in rete con i diversi attori del territorio, professionisti nei tanti ambiti connessi alla questione. Siamo tutti chiamati ad aprire gli occhi su una realtà che sancisce il fallimento di uno dei compiti più importanti dell’essere umano, ovvero quello di crescere e proteggere la generazione successiva, trasmettendo cose buone ai propri figli. Quello relativo agli abusi è un tema arduo da affrontare, che richiede una grande fatica interiore, e non ci si può voltare dall’altra parte.
A seguito dell’incontro mondiale in Vaticano sulla «Protezione dei minori nella Chiesa», convocato da papa Francesco nel febbraio 2019, sta nascendo una rinnovata coscienza nella chiesa rispetto alla tematica della tutela dei minori e delle persone vulnerabili: anche la Chiesa Italiana ha costituito in ogni diocesi un apposito «Servizio per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili», formato da professionisti del settore, con lo scopo di collaborare strettamente con il vescovo diocesano nell’adempimento delle sue responsabilità pastorali in materia di tutela dei minori e degli adulti vulnerabili, di proporre iniziative per sensibilizzare il clero, le comunità ecclesiali e parrocchiali, gli organismi di partecipazione e gli uffici pastorali diocesani sotto il profilo della tutela dei minori. Il servizio mira inoltre a formare gli operatori pastorali, assistere e consigliare il vescovo collaborando, se richiesto, nell’ascolto e nell’accompagnamento delle vittime e nella gestione delle segnalazioni di abusi.
Esprime soddisfazione l’arcivescovo di Cagliari e vicepresidente della Conferenza episcopale italiana monsignor Giuseppe Baturi, affacciandosi al convegno promosso dalla Diocesi, in rete con gli altri attori sul territorio. «Sono contento – spiega – che questo incontro veda la convergenza di diverse istituzioni, sia pubbliche che private, in relazione ad un tema sul quale si misura la qualità della nostra civiltà, ovvero il rispetto dei più piccoli. È una priorità, quest’ultima, che non riguarda soltanto alcuni ma che deve coinvolgerci tutti, ciascuno secondo le proprie responsabilità, siano esse educative, repressive o promozionali. Il motivo per cui siamo convocati al convegno di sabato 4 giugno, è proprio la volontà comune di promuovere una alleanza a favore della custodia dei più piccoli e fragili. Attraverso la promozione di questo percorso sinergico – conclude – poniamo le basi per il futuro. Il Papa chiede un annuale rapporto sulle iniziative della Chiesa per la protezione dei minori e degli adulti vulnerabili, un rapporto “affidabile”, trasparente per fare il punto sul cammino intrapreso e sulle cose da cambiare».
Un lavoro informativo e formativo che punta certamente a prevenire e a curare, ma allo stesso tempo intende diventare un approdo educativo al servizio delle comunità ecclesiali, ma non solo, per tutto quello che riguarda il pianeta minori e fragilità.
Il referente diocesano del Servizio don Michele Fadda spiega che «sono oramai 226 i servizi diocesani attivi in Italia e 98 i nuovi centri di ascolto dedicati specificatamente a questo tema. Anche nella nostra diocesi – dettaglia – è massimo l’impegno nel promuovere iniziative di sensibilizzazione della comunità ecclesiale in un’ottica di prevenzione e di formazione del clero e degli operatori e delle operatrici pastorali, con la forte consapevolezza che, per contrastare il fenomeno degli abusi sui minori e sulle persone vulnerabili, e per promuovere un cambiamento culturale che aiuti la comunità cristiana a riconoscere il proprio ruolo primario nella cura dei minori, abbiamo bisogno di conoscere, collaborare ed entrare in rete con i numerosi soggetti pubblici e privati che nella società civile si impegnano sullo stesso tema. In questa prospettiva, lo scopo del convegno di sabato 4 giugno sarà quello di affrontare le problematiche connesse alla tutela dei minori a rischio, vittime di aggressioni emotive e materiali, nel contesto delle famiglie vulnerabili e degli ambienti educativi, in ordine all’individuazione di strumenti di intervento e del rafforzamento del lavoro in rete delle istituzioni, degli enti e delle associazioni che lavorano sulla tematica nel nostro territorio».
Dal dialogo e dal confronto, oltre che un’analisi quantitativa e qualitativa del fenomeno, si auspica possano emergere priorità comuni e prospettive di collaborazione che permettano di rendere maggiormente incisivo l’impegno comune per la costruzione di una cultura della tutela e della prevenzione.
La responsabile del Centro di ascolto diocesano, l’avvocata del foro di Cagliari e del Tribunale apostolico della Rota romana Valeria Aresti afferma che (…)
PROGRAMMA
Ai saluti iniziali dell’arcivescovo di Cagliari e vicepresidente della Cei monsignor Giuseppe Baturi, dell’arcivescovo di Oristano e delegato della Conferenza episcopale sarda per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili monsignor Roberto Carboni, del questore di Cagliari Paolo Rossi e dei presidenti degli ordini regionali dei giornalisti e degli avvocati, rispettivamente Francesco Birocchi e Matteo Pinna, seguiranno le relazioni.
Sono diverse le tematiche che verranno trattate nel corso della mattinata dagli interlocutori chiamati ad intervenire, a partire dal trattamento per il reo confesso, per arrivare al ruolo dell’informazione in merito ai temi dell’abuso, passando per il ruolo della procura presso il Tribunale dei minori e dei servizi sociali territoriali. Si parlerà inoltre delle conseguenze psicopatologiche, dell’abuso dei minori nella Chiesa e della violenza in ambito familiare.
Interverranno il professor Paolo Giulini criminologo clinico dell’Università Sacro Cuore di Milano, la dottoressa Susanna Murru mediatrice e presidente Cipm Sardegna, la dottoressa Anna Cau capo della Procura per i minorenni di Cagliari, l’avvocata Valeria Aresti del foro di Cagliari e del Tribunale apostolico della Rota romana – responsabile del Centro di ascolto diocesano per la tutela dei minori, la dottoressa Maria Mura presidente della sezione civile della Corte d’appello di Cagliari, il professor Alessandro Zuddas Ordinario di neuropsichiatria infantile presso l’Università di Cagliari, il dottor Fabrizio Mustaro dirigente della squadra mobile della Questura di Cagliari, la dottoressa Angela Lai responsabile ufficio pubblica tutela per i soggetti fragili del Comune di Cagliari e la dottoressa Maria Luisa Secchi vicedirettrice dell’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Cagliari e componente del Consiglio nazionale Ucsi.
Modera i lavori la dottoressa Susi Ronchi, fondatrice di G.I.U.L.I.A Giornaliste Sardegna.
15/11/2021
Elezioni per il rinnovo delle cariche dell’Associazione Giulia giornaliste.
Grande successo per le Giulie sarde.
Si è riunita ieri a Roma, presso la sede della Federazione Nazionale della Stampa, l’assemblea generale di Giulia giornaliste, seguita dall’insediamento del Comitato elettorale presieduto dalla fondatrice di Giulia Sardegna Susi Ronchi.
Ha votato il 70 per cento delle aventi diritto, determinando un’affluenza straordinaria rispetto a ogni tipologia di consultazione elettorale (amministrative, politiche, organismi di categoria dei giornalisti).
Grande successo per le Giulie sarde, alle quali sono state riconosciute competenza e professionalità. Nel Direttivo nazionale, composto da nove componenti, sono state elette, riconfermate, Alessandra Addari, cui è andata la delega di tesoriera/segretaria, e Caterina De Roberto.
Secondo mandato alla Presidenza per la torinese Silvia Garambois, alla vicepresidenza la milanese Marina Cosi. Fanno parte dell’organismo dirigente anche Antonella Napoli, Anna Maria Ferretti, Paola Rizzi, Francesca Forleo, Stefanella Campana. Elette nel Giurì di Garanzia Mara Cinquepalmi, Beatrice Curci, Silvia Motroni e Sandra Bortolin.
La partecipazione entusiasta e sentita al voto e all’assemblea generale – ha detto Garambois – dimostra come ci sia ancora voglia di associazionismo, ma in forme nuove e come la forza di Giulia sia stata dimostrata in tutte le regioni in occasione del rinnovo dei Consigli degli Ordini dei giornalisti, in alcuni casi anche proponendo un’alternativa netta all’establishment costituito come è accaduto in Trentino Alto Adige dove una lista di donne capeggiata da una Giulia ha fatto il pieno di voti.
Anche in Sardegna è stato ottenuto un grande successo per le giornaliste dell’Associazione: tre le iscritte, Vannalisa Manca, Daniela Paba e Simona Scioni elette nel Consiglio dell’Ordine a pieni voti.
Temi importanti emersi dall’Assemblea sui quali Giulia giornaliste garantisce il suo impegno sono precariato, formazione, salario, contrasto alle discriminazioni di genere.
Il coordinamento di Giulia Giornaliste Sardegna
Alessandra Addari
Roberta Celot
Caterina De Roberto
Simonetta Selloni
WOMEN 20 – Orroli 18 settembre 2021
Con la propria adesione al Women 20 (W20), organizzazione internazionale composta da donne rappresentanti dei venti paesi più industrializzati con l’obiettivo di promuovere una prospettiva di genere nelle discussioni del G20 favorendo l’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile, che ha scelto la Sardegna come terza tappa del ciclo di incontri in Italia prevista il 18 settembre a Orroli nella splendida cornice del Nuraghe Arrubiu, Giulia Giornaliste Sardegna intende proporre all’attenzione dei leader dei Paesi Membri del G20 una questione che ritiene cruciale per un proficuo dibattito e confronto sull’imprenditorialità femminile.
La persistente presenza di stereotipi, di genere ma non solo, costituisce un ostacolo alla corretta interpretazione dei processi sociali in atto in quanto produce uno scarto significativo tra i fatti che caratterizzano l’attuale fase dello sviluppo e le loro rappresentazioni nel linguaggio dei media.
La circostanza innegabile di fronte alla quale ci troviamo è la presenza sempre più diffusa e rilevante delle donne nel mondo produttivo e imprenditoriale, anche in ruoli apicali, conseguenza delle competenze di elevato profilo acquisite e delle professionalità che esercitano sempre più anche in ambiti storicamente maschili.
Anziché attribuire questo successo a uno stile di pensiero che sa far convergere concretezza e propensione alla visione, spesso se ne danno motivazioni intrise di radicate forme di sessismo.
Il racconto mediatico di questo successo delle donne viene così filtrato attraverso una visione maschile e spesso maschilista che oscura il dato rilevante che andrebbe invece posto al centro dell’attenzione: la capacità femminile di valutare le scelte da assumere e le decisioni da prendere sulla base di processi cognitivi integrati da una corretta ed equilibrata attenzione alla componente emotiva.
Cogliendo l’attenzione di questa terza tappa del tour nazionale del W20, che riunisce tutte le espressioni femminili più attive e diversificate nel tessuto economico e produttivo italiano e regionale, Giulia giornaliste Sardegna vuole per questo mettere in rilievo le priorità e le peculiarità per raggiungere un valore democratico imprescindibile quale la parità di genere.
Il primo obiettivo da porsi in quest’ottica è la necessità di aprire una riflessione sull’uso corretto della lingua italiana nel rispetto delle diverse identità di genere e della dignità delle persone. In particolare il linguaggio mediatico, strumento principale delle giornaliste e dei giornalisti, deve essere coerente con tutte le forme evolutive, di crescita e di cambiamento della realtà e saperne cogliere gli elementi innovativi restituendo un’immagine veritiera del ruolo della donna nella società di oggi, senza distorsioni e mistificazioni che frenano il cammino verso una reale parità.
Il direttivo di Giulia giornaliste Sardegna
COMUNICATO STAMPA
Non fiori ma parole, quelle giuste
Giulia giornaliste Sardegna chiede a tutte le redazioni e a tutte le colleghe e colleghi una riflessione più profonda sull’uso del linguaggio in vista dell’8 marzo, ormai divenuta una giornata simbolo della lotta alla disparità di genere.
Il linguaggio è uno di quegli strumenti strategici per un reale cambio culturale, perché i media attraverso i loro racconti contribuiscono in maniera importante al formarsi dell’opinione pubblica.
Noi di Giulia giornaliste Sardegna abbiamo scelto di assumerci il difficile compito di formare e informare non solo colleghe e colleghi, ma anche tutti coloro che si occupano di comunicazione sulla necessità di un corretto utilizzo del linguaggio e delle immagini perché possano essere superati gli stereotipi di genere, ancora troppo diffusi nei messaggi trasmessi attraverso i media e i social.
Noi Giulie diciamo basta all’uso del corpo delle donne per invitare all’acquisto, diciamo basta ai riferimenti al corpo, all’abbigliamento, ad aspetti della vita privata nel descrivere le donne ai vertici delle istituzioni sociali e politiche, diciamo basta a racconti pruriginosi su violenze e stupri. E soprattutto chiediamo che i ruoli delle donne vengano finalmente declinati al femminile, sempre.
Il nostro impegno è quotidiano e collaborativo. In Sardegna abbiamo firmato un protocollo con i sindacati confederati e con la consigliera di parità dell’area metropolitana di Cagliari che ci impegna in corsi di formazione, nelle scuole, nelle università nei luoghi di lavoro. Lo faremo con impegno e dedizione come abbiamo sempre fatto.
L’8 marzo ci trova ancora in prima linea non con fiori, ma con parole, quelle che usiamo nei nostri giornali.
Il coordinamento di Giulia Giornaliste Sardegna
Alessandra Addari
Roberta Celot
Caterina De Roberto
Simonetta Selloni
COMUNICATO STAMPA
Donne e nomine nei media
Giulia giornaliste Sardegna:
- condanna con forza ogni tentativo di lottizzazione politica delle redazioni, specie se si tratta di reti pubbliche come la RAI, indipendentemente dai banchi, governativi o dell’opposizione da cui provengano le segnalazioni e le pressioni;
- ribadisce gli imprescindibili criteri che devono essere seguiti in ogni scelta: il merito e la fiducia verso la figura destinata a ricoprire ruoli dirigenziali;
- condanna, di conseguenza, qualsiasi pressione di esponenti di una o dell’altra fazione politica.
Giulia è vicina alle donne, a tutte le donne, e sostiene con convinzione il loro diritto agli avanzamenti di carriera e a essere valutate per quello che sono e valgono, e non in base alle scelte di vita familiare, che in nessun caso possono costituire motivo di preferenza o ragione di ostacolo e di veto.
Lungi dall’entrare nel merito di scelte fiduciarie, Giulia auspica che anche nella descrizione di vicende legate alla professione e alla carriera si utilizzi un linguaggio che rispetti la donna e non contenga alcun ambiguo accenno a legami famigliari.
Giulia giornaliste Sardegna
Giulia giornaliste partecipa con due incontri sul web, il 27 e il 30 novembre, alla manifestazione Feminas. Cagliari contro la violenza
Sono due gli appuntamenti che vedono l’associazione Giulia Giornaliste Sardegna impegnata nell’ambito della manifestazione Feminas, voluta dall’amministrazione comunale di Cagliari per celebrare la “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”. Il calendario quest’anno si svolgerà interamente sul web per le stringenti misure anticovid varate dal Governo. Il primo appuntamento è previsto per venerdì 27 novembre alle 16,30 con la senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione d’inchiesta del Senato. Focus sul femminicidio nonché su ogni forma di violenza di genere. I lavori saranno introdotti dall’Assessora comunale agli Affari generali, pubblica istruzione e pari opportunità, Rita Dedola. L’intervista sarà condotta da Susi Ronchi, fondatrice dell’associazione Giulia Sardegna, attualmente presidente del Corecom Sardegna, e da Roberta Celot, vice coordinatrice di Giulia Sardegna e responsabile dell’agenzia Ansa regionale. L’incontro si soffermerà principalmente sui drammatici effetti che il lockdown ha generato sulla condizione femminile, attraverso un aumento esponenziale dei reati contro le donne soprattutto all’interno delle mura domestiche, dove il confinamento ha costretto molte a una convivenza forzata con il maltrattante. Un quadro sul quale la senatrice insieme alle Giulie vuole portare l’attenzione, perchè anche nell’isola il fenomeno ha subito una recrudescenza preoccupante negli ultimi mesi. Poi ci sarà spazio per approfondire il lavoro svolto fin qui dalla Commissione, i programmi futuri, i rapporti stabiliti con le regioni, in particolare con la Sardegna, e con i centri antiviolenza del territorio. Si parlerà invece di un altro tipo di violenza, quella perpetrata attraverso il web, nel secondo incontro previsto da Giulia Sardegna il 30 novembre alle 18,30. A trattare l’argomento sarà la sociologa Elisa Giomi, intervistata da due giovani Giulie: Morena Deriu e Benedetta Pintus, insieme dialogheranno sulla rappresentazione della violenza di genere nei nuovi media. Elisa Giomi è stata recentemente eletta commissaria dell’AGCOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, insegna sociologia della comunicazione e dei media, Gender e media e comunicazione pubblicitaria. Presso l’Università Roma3, è studiosa ed esperta nel campo dei linguaggi radiotelevisivi. Entrambi gli incontri di Giulia Giornaliste saranno fruibili attraverso la pagina ufficiale Facebook dell’associazione: Giulia Giornaliste Sardegna.
COMUNICATO STAMPA del 02/09/2020
L’associazione Giulia Giornaliste Sardegna invia una lettera al Sindaco di Cagliari Paolo Truzzu per condannare gli inaccettabili comportamenti discriminatori in riferimento ai recenti fatti di cronaca accaduti sulla spiaggia del Poetto che hanno visto come protagonisti due giovani, una coppia di turisti omosessuale, vittime di odiosi pregiudizi da parte di alcuni bagnanti. Un fatto spregevole per il quale l’associazione regionale delle GIornaliste Unite LIbere Autonome chiede al primo cittadino di Cagliari di farsi portavoce, quale rappresentante della nostra comunità, di una condanna ferma degli atti di violenza commessi ai danni dei due ospiti in vacanza nell’isola, aggiungendo la sua firma nella “Carta Etica” promossa dal linguista Massimo Arcangeli e dall’associazione “Omofobi del mio stivale”, sottoscritta già mesi fa da Giulia Giornaliste Sardegna, e diffusa in occasione del programma “Feminas, Cagliari contro la violenza”, promossa dall’Amministrazione comunale di Cagliari.
La “Carta Etica” è un documento che costituisce un impegno morale, più che giuridico, ma che è comunque un segnale simbolico importante, e come tale è stato recepito e sottoscritto da numerose associazioni e autorità per contrastare ogni forma di discriminazione sessuale, e che il 26 novembre scorso, in occasione di una iniziativa pubblica era stato già portato, senza successo, all’attenzione del Sindaco e della sua giunta.
“La nostra associazione Giulia Giornaliste Sardegna fin dal suo nascere, nel 2017, si è sempre impegnata contro ogni discriminazione e stereotipo di genere attuato attraverso i media. Lo abbiamo fatto con corsi di formazione, seminari nelle scuole e nelle università, attraverso l’arte e la cultura, con spettacoli che hanno trovato ospitalità anche nella città nella quale Lei riveste il ruolo di primo cittadino – si legge nella lettera inviata da Giulia Giornaliste Sardegna al Sindaco Truzzu – Ed è proprio appellandoci a questo suo ruolo che ora Le chiediamo di prendere una posizione chiara e netta contro ogni forma di violenza, indipendentemente da chi ne sia vittima. Cagliari è una città ospitale e a vocazione turistica, aperta verso chiunque a prescindere dal suo orientamento sessuale. Noi riteniamo necessaria una sua presa di posizione che riaffermi questi principi e valori con una dichiarazione inequivocabile agli organi di informazione sui quali noi come associazione stiamo lavorando per diffondere una cultura egualitaria e non discriminatoria. Ora chiediamo a Lei di aggiungere la sua firma. La Comunità e le generazioni future gliene saranno grate”.
Va ribadito che nel capoluogo della nostra Regione non può essere tollerata alcuna violenza, come in tutti gli altri luoghi del mondo, a maggior ragione se frutto di inammissibili pregiudizi.
Il Coordinamento Regionale – Giulia Giornaliste Sardegna
GIULIA GIORNALISTE SARDEGNA apprende con dolore e sgomento la notizia dell’ennesimo femminicidio in Sardegna. Zdenka Krejikova è stata accoltellata a morte dall’ex compagno, Francesco Baingio Douglas Fadda, che già in passato aveva avuto comportamenti aggressivi nei suoi confronti.
A nulla è servito, con tutta evidenza, il divieto di avvicinamento emesso dal giudice. L’assassino ha potuto aggredire la sua vittima, accoltellarla in un bar e fuggire con la donna moribonda e le sue figlie, certamente terrorizzate.
Il suo arresto purtroppo non mette fine al dolore e al trauma delle piccole, che culmina con la morte della madre, ma ha messo radici nei soprusi di cui sono state testimoni in precedenza.
GIULIA GIORNALISTE SARDEGNA ribadisce che l’omicidio di Zdenka Krejikova non è un episodio a sé stante, ma la più recente e cruenta manifestazione di una capillare e costante ragnatela di violenze che colpisce le donne. Gli organi di informazione devono tenere i riflettori sempre accesi sui casi di violenza per poter esercitare la funzione sociale di prevenzione della violenza di genere e domestica, riconosciuta specificamente ai media dalla Convenzione di Istanbul e richiamata dal Manifesto di Venezia, sottoscritto da migliaia di giornalisti.
Il 30 gennaio il corso di formazione “Stereotipi nei media”
“Luoghi comuni”, “scorciatoie”: nel linguaggio quotidiano e nelle cronache gli stereotipi offrono una rappresentazione della realtà deformata, incompleta e distorta. Nell’esempio di David Foster Wallace, lo scrittore scomparso nel 2008, sono come l’acqua per i pesci: proprio perché ci circondano e sono ovunque, non li vediamo più. “Il fatto è che nella trincea quotidiana in cui si svolge l’esistenza degli adulti, i banali luoghi comuni possono essere questioni di vita o di morte”, raccontava nel suo discorso ai neolaurati del Kenyon College in Ohio, nel 2015.
Gli stereotipi agiscono infatti sottotraccia e sono radicati in tutti gli ambiti: politica, sport, cinema, spettacolo, maternità, violenza. Questi vengono veicolati attraverso diverse modalità espressive: linguaggio, foto, immagini, pubblicità, proponendo il più delle volte un’immagine alterata e sessista dei modelli di genere di riferimento e contribuendo a creare un corto circuito nel sistema educativo e sociale e nei media.
Come i vampiri però, gli stereotipi che tanta energia rubano quando si affrontano questioni di genere, se si illuminano, si disintegrano. E se la pubblicità sfrutta gli stereotipi di genere e ne crea essa stessa, proprio perché funzionale a persuadere i consumatori e a vendere un prodotto, la situazione italiana nei media, da questo punto di vista, non ha eguali in Europa. Per tutti questi motivi Giulia giornaliste Sardegna, l’Ordine dei Giornalisti della Sardegna e Assostampa Sarda, in collaborazione con la Facoltà di Studi Umanistici, Dipartimento di Pedagogia, psicologia, filosofia dell’Università di Cagliari, organizzano il 30 gennaio 2020 in Aula Motzo (Università di Cagliari, Sa Duchessa) il corso di formazione “Stereotipi nei media”. Un momento di aggiornamento e formazione professionale che intende affrontare con un approccio pluridisciplinare la diffusione dei cliché, dei luoghi comuni, delle frasi fatte nei media che propongono un’immagine della realtà rigida e stereotipata che favorisce atteggiamenti e pratiche comunicative pericolose, perché spesso non consapevoli, anziché coltivare un immaginario inclusivo, paritario, differente e democratico. Il corso riconosce ai giornalisti che parteciperanno e iscritti all’Ordine n. 5 crediti deontologici. Dalle 14.00 alle 17.00 si succederanno gli interventi delle relatrici, subito dopo i saluti dei promotori dell’iniziativa: Elisabetta Gola, docente di Filosofia e Teoria dei linguaggi (Università di Cagliari); Francesco Birocchi, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti Sardegna; Susi Ronchi, Fondatrice Giulia giornaliste Sardegna e Presidente Co.re.com; Celestino Tabasso, Presidente Assostampa Sardegna.
Intervengono: Cristina Cabras, docente di Psicologia sociale (Università di Cagliari); Simonetta Selloni, La Nuova Sardegna, Vicepresidente Assostampa Sardegna, Giulia giornaliste; Veronica Neri, docente di etica della comunicazione pubblicitaria (Università di Pisa); Daniela Zedda, fotografa e giornalista, Giulia giornaliste; Valeria Melis, grecista e filologa classica (Università di Cagliari, Università Ca’ Foscari Venezia); Claudia Onnis, esperta in legislazione di genere, Formez, Giulia giornaliste. Modera l’incontro Antonella Loi, Assostampa, Giulia giornaliste.
Susi Ronchi nominata presidente del CoReCom Sardegna
La coordinatrice di GiULiA Sardegna è stata chiamata al delicato e importante ruolo. La grande soddisfazione (e l’orgoglio) di tutte noi. Auguri!
[Di Silvia Garambois]
Susi Ronchi, la coordinatrice di GiULiA Sardegna, è stata nominata presidente del CoReCom Sardegna. E – lo dico subito – noi tutte di GiULiA siamo piene di orgoglio e soddisfazione nel “prestare” Ronchi per un incarico tanto delicato quanto vitale per l’informazione, un ruolo nevralgico a tutela della qualità e a garanzia della correttezza della comunicazione nel settore radiotelevisivo locale ma più in generale sui temi sensibili della nostra professione.
La notizia era nell’aria da qualche giorno, abbiamo atteso l’ufficializzazione per congratularci pubblicamente con la collega. Susi Ronchi è infatti fondatrice di GiULiA Sardegna e soprattutto instancabile anima dell’associazione nazionale e regionale. Sotto la sua guida e grazie al suo impegno (e alla sua creatività), per fare un esempio, i temi del linguaggio sessuato su cui da sempre lavora la nostra associazione – spesso solo un problema di grammatica ma per tante e tanti così difficile da “digerire”– hanno trovato modo di diventare uno spettacolo teatrale affidato a un duo di comiche (Le Lucidosottile), un successo di pubblico da sold out che ha attraversato la Sardegna e che anche in questa stagione è in replica col tutto esaurito.
GiULiA Sardegna è diventata una presenza irrinunciabile nel panorama regionale, grazie ai corsi di formazione – molto spesso insieme ad altre categorie professionali, soprattutto avvocate e avvocati, o giuriste e giuristi, con cui tanto abbiamo da confrontarci – o alla presenza nei luoghi dove si parla di scienza o di cultura. E fa piacere oggi avere l’occasione per dirlo. Per carità, non è una gara: GiULiA a livello nazionale ha molte eccellenze, molti progetti di grande qualità (cito, per tutti, il Forum delle Giornaliste del Mediterraneo organizzato dalle colleghe della Puglia e il progetto 100Esperte nato tra le colleghe della Lombardia e decollato verso l’Europa), produce manuali di linguaggio con la cura di colleghe di grande specializzazione, organizza decine e decine di corsi di formazione dalla scienza allo sport. Ma senz’altro è oggi il giorno in cui dare a Susi quel che è di Susi!
Oltretutto è la prima volta che alla guida del Comitato regionale sardo per le comunicazioni (istituito nel 2008) arriva una donna.
Qualche brevissima nota biografica: Susi Ronchi è molto nota nella regione per la sua attività giornalistica. Dopo gli esordi in Videolina, infatti, è stata a lungo la notista politica del telegiornale regionale della Rai, di cui è poi diventata caposervizio. Una “capa” la cui autorevolezza è stata apprezzata ben oltre i confini della redazione.
Una nota per noi più amara è la decisione di Susi Ronchi di autosospendersi dall’associazione, anche in attesa di una revisione già programmata del nostro severo Statuto. Insieme, però, la garanzia che come socia-fondatrice sarà comunque con noi, magari in duplice veste: da GiULiA e da Presidente del CoReCom. E stavolta “Presidente” lo scriviamo maiuscolo.
Auguri Susi!
COMUNICATO STAMPA
VENERDÌ 6 DICEMBRE 2019
Corso di formazione per giornalisti – 5 crediti deontologici
“LA DISABILITÀ NELLA COMUNICAZIONE”
Per un linguaggio giornalistico inclusivo e rispettoso dell’identità e dei diritti delle persone con disabilità
***
Organizzato da Giulia giornaliste Sardegna e Ordine dei Giornalisti della Sardegna
Aeroporto Costa Smeralda
Sala museale Art Port Gallery
OLBIA
Dalle ore 14.00 alle 17.00
Come vengono rappresentate oggi le persone con disabilità? Quali sono le “parole giuste” per raccontarle fuori da stereotipi, pietismi e luoghi comuni? Se ne parlerà il 6 dicembre dalle ore 14.00 alle 17.00 a Olbia, in occasione del corso di formazione per giornalisti dal titolo “La disabilità nella comunicazione”, nella Sala museale Art Port Gallery dell’Aeroporto Costa Smeralda.
L’incontro, organizzato da Giulia giornaliste Sardegna e Ordine dei Giornalisti della Sardegna, vedrà la partecipazione e gli interventi di alcuni ospiti attraverso i quali si propone di individuare un percorso per un linguaggio giornalistico inclusivo e rispettoso dell’identità e dei diritti delle persone con disabilità senza chiuderle nel recinto dei “meno fortunati” o dei “ragazzi speciali”, in armonia con quanto previsto dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Si affronterà il tema delle carte deontologiche e della legge sulla privacy che disegnano i confini entro il quale i giornalisti e le giornaliste, nell’esercizio del diritto di cronaca, si devono muovere nel rispetto dei diritti delle persone, anche e soprattutto in relazione ai dati sensibili che riguardano la salute. Ai giornalisti verranno riconosciuti 5 crediti deontologici.
Intervengono: Francesco Birocchi, presidente ODG Sardegna per i saluti; Susi Ronchi, Coordinatrice Giulia giornaliste Sardegna, per l’introduzione ai lavori e i saluti istituzionali; Carlo Selis, Presidente Ordine degli Avvocati di Tempio, introduzione ai lavori e saluti istituzionali; Vannalisa Manca, consigliera OdG Sardegna – Giulia giornaliste Sardegna parlerà di “La Carta che non c’è”; Carlo Giacobini e “Le parole della disabilità”: giornalista e operatore sociale, direttore responsabile di handylex.org, responsabile Relazione esterne della FISH, Federazione italiana per il superamento dell’handicap; Sara Carnovali, dottoressa di ricerca in Diritto costituzionale, autrice del libro “Il corpo delle donne con disabilità – Analisi giuridica intersezionale su violenza, sessualità e diritti riproduttivi”: “Parole, Corpi, Giustizia. I diritti umani delle persone con disabilità in prospettive di genere”; Francesca Arcadu: consigliera di UILDM (Unione italiana lotta alla distrofia muscolare), formatrice sui temi socio-sanitari e della disabilità, interverrà su “Le parole per dirlo: essere persone con disabilità attraverso lo sguardo degli altri”. Modera gli interventi Caterina De Roberto, L’Unione Sarda, Giulia giornaliste Sardegna. Il corso è accreditato anche dall’Ordine degli Avvocati per 3 crediti, ed è aperto a tutti. Parcheggi gratuiti per i partecipanti.
COMUNICATO STAMPA
Verrà presentata il 26 novembre, alle 17, nello spazio Search, Largo Carlo Felice, a Cagliari, la Carta etica contro ogni discriminazione sessuale. È il secondo degli incontri promossi da Giulia giornaliste Sardegna all’interno del programma FEMINAS del Comune di Cagliari, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne. È stato un lavoro di squadra con altre associazioni, che hanno scelto di sostenere la Carta Etica contro ogni discriminazione sessuale: Omofobi del mio Stivale, Domino Onlus (Centro studi, ricerca e intervento su violenza e disagio relazionale), l’associale culturale Jaresa.
Sarà la presentazione ufficiale a Cagliari della Carta etica, nata da un’idea e una campagna di civiltà e rispetto del linguista Massimo Arcangeli, che da diversi mesi la sta proponendo in giro per l’Italia e chiede alle amministrazioni comunali di sottoscriverla, come hanno già fatto Napoli, Ricadi, San Severo.
La Carta etica si rivolge alle amministrazioni comunali, agli esercenti e a tutti i cittadini, che si impegnano nel rispetto di tutte le differenze di genere, nella tutela della dignità delle persone qualunque sia il loro orientamento sessuale e la loro identità di genere. Punta a favorire il dialogo in materia di discriminazione e invita a promuovere la Carta e applicarne i contenuti in tutti i
luoghi pubblici e privati.
INTERVENGONO
Massimo Arcangeli, docente di Linguistica Università di Cagliariù
Susi Ronchi, coordinatrice Giulia Giornaliste Sardegna
Roberta Celot, responsabile Agenzia Ansa, vice coordinatrice Giulia Giornaliste Sardegna
Valeria Aresti, avvocata
Marzia Cilloccu, consigliera comunale di Cagliari
Paola Pintus, Giulia Giornaliste
Coordina Serena Schiffini, Giulia Giornaliste
“FARE I TITOLI: LE PAROLE GIUSTE PER DIRLO”
[Per una narrazione corretta tra dovere/diritto di cronaca ed etica dell’informazione]
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Facoltà di Studi Umanistici | Università di Cagliari
Via Is Mirrionis, 1 Sa Duchessa, CAGLIARI
AULA MOTZO
Mattina ore 10.00 – 13.00
Pomeriggio 15.00 – 17.00
Ai giornalisti sono riconosciuti 10 crediti formativi deontologici
L’informazione può e deve avere un ruolo fondamentale per contrastare la violenza contro le donne. E le parole che vengono utilizzate per la narrazione dei fatti spesso feriscono una seconda volta, a partire dai titoli nei giornali e nei media. Un’informazione consapevole, corretta e rispettosa delle persone inizia quindi dal Titolo, che a volte appare costruito esclusivamente per catturare, conquistare e attrarre i lettori, mettendo in secondo piano le norme basilari dell’etica e della deontologia professionale. Per questo la composizione del Titolo richiede una riflessione attenta e un’analisi ragionata sulla scelta delle parole giuste per sintetizzare in poche battute e in maniera corretta, la cronaca dei fatti. Fare i Titoli non è un lavoro semplice: nell’elaborazione del Titolo concorrono componenti legate ai limiti di spazi e di tempi, all’obbligo di rispettare griglie grafiche predeterminate, a vincoli immodificabili. Inoltre entrano in gioco dinamiche come lo stress, le scadenze (la messa in onda di tg e radiogiornali), l’accelerazione dei ritmi di lavoro, che richiedono scelte immediate e non favoriscono una più approfondita valutazione delle selezioni lessicali più adeguate.
Giulia giornaliste, l’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, in collaborazione con la Facoltà di Studi Umanistici, Dipartimento di Pedagogia, psicologia, filosofia dell’Università di Cagliari, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, organizzano il 25 novembre il corso di formazione (e informazione) “Fare i titoli: le parole giuste per dirlo”. Perché elaborare correttamente i titoli dei giornali e dei media tra diritto e dovere di cronaca ed etica e informazione fa parte dell’impegno dei giornalisti e delle giornaliste. Il Corso si terrà nell’Aula Motzo della Facoltà di Studi Umanistici dell’Università di Cagliari (Sa Duchessa), e per la sua complessità si sviluppa per tutta la giornata (mattina e pomeriggio) e riconosce ai giornalisti che partecipano n. 10 crediti formativi deontologici. È prevista inoltre la partecipazione straordinaria delle due artiste Lucido Sottile (Michela Sale Musio e Tiziana Troja). Un’attività seminariale che si propone di aprire una riflessione sulle modalità di composizione di titoli e occhielli in particolare collegati ad una narrazione su temi sensibili come minori, migranti, LGBT, violenza di genere, femminicidi, discriminazioni, abusi. Temi che necessitano di un’attenzione speciale non solo per garantire una cronaca reale ma anche per assicurare che l’informazione eserciti il ruolo che le è riconosciuto di responsabilità sociale, culturale e pedagogica.
La mattina dalle ore 10.00 alle 13.00 si succederanno gli interventi dei diversi relatori, mentre nel pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 17.00 si svolgeranno i gruppi di lavoro per mettere in pratica concetti, suggerimenti, informazioni e conoscenze acquisite nella sessione teorica.
Attraverso un confronto pluridisciplinare, si valuteranno le modalità d’incontro tra la composizione di un Titolo accattivante, interessante ma sempre realistico, e l’esigenza di evitare le trappole del sensazionalismo, dei pregiudizi, degli stereotipi, della superficialità e del sessismo. Durante la giornata si farà un bilancio sull’attuazione, a due anni dalla sua nascita, del Manifesto di Venezia che impegna giornaliste e giornalisti ad una informazione corretta, rispettosa e consapevole della violenza di genere. Tanto è stato fatto anche attraverso i Corsi di formazione ma non è ancora sufficiente. Basta tornare indietro di pochi mesi alle cronache sul femminicidio di Elisa Pomarelli accaduto a Piacenza: un racconto pieno zeppo di stereotipi e pregiudizi, in palese violazione del Manifesto di Venezia.
La mattina, a partire dalle ore 10.00, intervengono:
Maria Del Zompo Rettrice Università di Cagliari;
Francesco Birocchi Presidente OdG della Sardegna;
Celestino Tabasso Presidente Assostampa Sardegna;
Susi Ronchi Coordinatrice Giulia giornaliste Sardegna;
PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DELLE LUCIDO SOTTILE
Elisabetta Gola Docente di Semiotica dei media, Unica;
Marina Cosi Vicepresidente Giulia giornaliste;
Agnese Pini Direttrice “La Nazione”;
Roberta Celot Responsabile Ansa Sardegna, Vicecoordinatrice Giulia giornaliste Sardegna;
Massimo Arcangeli Docente di Linguistica, Unica;
Cristina Cabras Docente di Psicologia Sociale, Unica;
Coordina Daniela Pinna L’Unione Sarda, Giulia giornaliste
Il pomeriggio con inizio alle 15.00 saranno costituiti gruppi di lavoro che, con la guida di un tutor, si impegneranno nella composizione di titoli relativi a testi preconfezionati. Un’attività utile perchè svolta con modalità operative e concrete.
Coordina Alessandra Sallemi, La Nuova Sardegna, Giulia giornaliste.
Il Corso, aperto a tutti, è inserito nel Programma dell’Università di Cagliari “25 novembre tutto l’anno”. Agli studenti universitari saranno rilasciati gli attestati validi per la richiesta di CFU.
COMUNICATO STAMPA
L’associazione nazionale Giulia, la CPO Fnsi, la Cpo Usigrai insieme denunciano l’attacco violento, vigliacco e sessista, nei confronti di una giornalista che nell’esercizio della sua professione, tutelata e garantita dalla Costituzione, ha espresso il suo pensiero sul caso Sea Watch. La collega Stefania Lapenna di Vistanet ha subìto la gogna sui social per aver preso una posizione netta, e il solo fatto di essere una donna ha scatenato commenti beceri figli di una incultura misogina. Ma Stefania non è sola: noi siamo al suo fianco, la sosteniamo e le diciamo di non mollare. Mai.
Ci sono ovviamente la solidarietà e la vicinanza, piene e convinte, nei suoi confronti ma soprattutto la determinazione di continuare a denunciare ogni singolo episodio che metta a rischio la dignità e la libertà di tutte le colleghe giornaliste.
Giulia giornaliste Sardegna
Tre giornaliste sarde elette nel Direttivo Nazionale di Giulia giornaliste per il prossimo biennio: Caterina De Roberto, confermata Alessandra Addari, e Susi Ronchi, coordinatrice regionale, entra a far parte dell’organismo dirigente come componente di diritto.
Elezioni del Consiglio Direttivo Nazionale dell’Associazione Giulia giornaliste del 31 maggio 2019: elette Alessandra Addari, confermata, e Caterina De Roberto. Entrambe hanno ottenuto un grande successo di voti e l’apprezzamento, per la loro competenza e professionalità, da parte delle Giulie di tutte le regioni d’Italia. La coordinatrice regionale Susi Ronchi è componente di diritto dell’organismo dirigente. Sale così a tre il numero delle giornaliste sarde nel Direttivo dell’Associazione per il prossimo biennio.
Alessandra Addari, direttrice dell’emittente privata Telecostasmeralda, ideatrice e conduttrice della striscia quotidiana ‘Oggi al mercato’, in onda su Videolina, eserciterà il ruolo delicatissimo di tesoriera dell’Associazione, delega di grande prestigio. È un importante riconoscimento di stima e di fiducia da parte della neo presidente Silvia Garambois alla collega e al lavoro svolto sul territorio dalla squadra guidata da Susi Ronchi. Caterina De Roberto, caposervizio dell’Unione Sarda, responsabile della cronaca di Olbia e della Gallura, da sempre impegnata in ambito sociale e culturale nel contrastare ogni forma di discriminazione nel nome della parità dei diritti, è stata la più votata tra le new entry.
Vicepresidente nazionale è stata eletta Marina Cosi, che ha guidato l’associazione per due mandati, confermata Segretaria Mara Cinquepalmi, ideatrice e curatrice del recente Manifesto ‘Media donne e sport’.
Molestie, squarciato il velo nelle redazioni, fermiamo le intimidazioni e le ritorsioni
L’indagine CPO (Commissione Pari Opportunità) FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana), promossa insieme agli organismi di categoria, sulle molestie sessuali nelle redazioni, offre una fotografia sconcertante che ci fa riflettere a fondo, su quanto ancora sia inattuata la parità tra i generi. Ciò che emerge, da questa analisi, è la “cronaca delle redazioni”: chi è preposto a raccontare i fatti si trova a “raccontarsi”. Ebbene i numeri evidenziati ci dicono che quasi nessuna giornalista è esente da soprusi di genere. Il dato è allarmante: l’85% delle giornaliste dichiara di aver subito molestie, ma sono due gli aspetti che richiedono un maggiore approfondimento:
- solo il 2% delle colleghe ha dichiarato di aver denunciato l’accaduto;
- in un terzo dei casi le situazioni di molestie si sono verificate con testimoni.
Quello che emerge dall’indagine è la presenza all’interno delle redazioni di veri e propri casi di abuso di potere, a volte striscianti, a volte palesi, ma mai accettabili.
Inoltre l’indagine evidenzia che questi comportamenti si accompagnano alla quasi totale assenza di solidarietà formale e pubblica con chi vive episodi di molestie, creando così un clima di complicità e di connivenza con chi opera nella stanza dei bottoni, e contestualmente una condizione di isolamento per le vittime.
Tutto ciò significa anche che le donne, in ogni contesto di lavoro come nelle redazioni, subiscono una sorta di bavaglio perchè intimidite dalle possibili ritorsioni.
Giulia giornaliste Sardegna è pronta a dare il suo contributo per l’apertura di uno sportello, presso le sedi degli organismi professionali, che raccolga le denunce e dia un utile e immediato sostegno a chi è vittima di molestie.
Giulia giornaliste Sardegna
L’8 marzo si è tenuta la cerimonia ufficiale di premiazione del Premio “Gianni Massa” edizione 2018-19 organizzato dal Corecom e Giulia giornaliste Sardegna.
Per la sezione Giornalismo categoria carta stampata e Web premiata la giornalista Federica Ginesu, per la categoria Radio e tv premio alla redazione del programma tv Monitor (Videolina) Simona De Francisci, Egidiangela Sechi e Nicola Scano; per la categoria Giornalismo per immagini premio a Elisabetta Messina. Per la sezione Università premi per le migliori tesi a Laura Dettori e Carlo Mandras dell’Università di Sassari, e a Clara Zucca e Roberta Spiga dell’Università di Cagliari. Per la sezione Scuola premio ex aequo alle due classi vincitrici di due Istituti superiori: classe Quarta A – Indirizzo Finanza e Marketing Primo levi di Quartu e Classe Quarta I Liceo Scientifico Pacinotti, Cagliari. Menzione speciale a: Ansa e Agi, Roberta Celot e Roberta Secci; a Daniela Scano coordinatrice del progetto della redazione La Nuov@a Scuola; a Eugenia Tognotti e Federico Palomba
Si è conclusa l’8 marzo l’edizione 2018-del Premio “Gianni Massa” organizzato dal Corecom presieduto da Mario Cabasino, in collaborazione con Giulia giornaliste Sardegna, guidata da Susi Ronchi, sul rapporto tra media e parità di genere. La cerimonia ufficiale di premiazione si è tenuta all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari, una grande macchina messa in moto lo scorso anno con un tributo al grande maestro di giornalismo Gianni Massa e a Piera Mossa, prima programmista e regista RAI in Sardegna (e seconda in Italia) per riflettere sul tema di forte attualità come quello della parità di genere nel mondo dell’informazione e della comunicazione.
Centosedici le proposte pervenute all’organizzazione per le tre sezioni del concorso Giornalismo, Università e Scuola. “Ci siamo trovati a lavorare in perfetta sintonia con il Corecom su un terreno comune, spinti e motivati dall’impegno di cercare di contrastare qualsiasi forma di discriminazione, purtroppo ancora presenti nei media – ha spiegato Susi Ronchi. – Questa serata non è la conclusione di un percorso ma è la prima tappa fondamentale di un progetto che ha visto il coinvolgimento di 50 Giulie giornaliste e la realizzazione del bellissimo spettacolo “La conosci Giulia?” che ha riscontrato un grande successo con sold out in tutte e due le date di Cagliari e in quella di Sassari, oggi richiesto in diversi territori della Sardegna e in alcune regioni d’Italia. La pièce teatrale è diventata anche un laboratorio didattico per le scuole, con le Giulie abbiamo lavorato in tutti questi mesi anche con diverse classi degli Istituti superiori e dell’Università di Cagliari, tenendo seminari sul tema e coinvolgendo gli studenti in questa operazione di sensibilizzazione”. Un premio per ricordare quanto la parità di genere ancora oggi “sia fortemente condizionata negli stereotipi e nella cultura sessista spesso promossa anche dagli organi d’informazione, tra i cardini della società democratica che hanno il dovere di garantire la libertà di stampa, la diversità di opinione e il pluralismo, di promuovere il rispetto della dignità umana e di lottare contro tutte le forme di disuguaglianza”, hanno ricordato le conduttrici della serata Incoronata Boccia, giornalista RAI e Valeria Aresti, avvocata. “Gianni Massa è stato un maestro di giornalismo, ha formato tanti di noi. Un professionista di grande sensibilità, fondatore dell’Agi in Sardegna che ha posto le basi anche per l‘istituzione del Corecom, sempre attento a tutte le difficoltà dei giovani giornalisti che muovevano i primi passi in quegli anni, ai più deboli”, ha commentato Mario Cabasino, ricordando la figura di uno dei grandi maestri del giornalismo in Sardegna scomparso a 79 anni nel 2015.
Una serata speciale ricca di interventi, momenti musicali e spassose gags, in cui hanno partecipato esponenti del mondo dell’università, della scuola, del giornalismo, della magistratura e della politica, oltre alle irriverenti Tanya e Mara (Lucido Sottile di Tiziana Troja e Michela Sale Musio). Ai vincitori la consegna delle targhe e diversi premi in denaro. In particolare gli elaborati premiati delle scuole sono il risultato della partecipazione allo spettacolo “La conosci Giulia?”, promosso da Corecom e dall’associazione Giulia Giornaliste Sardegna, e ai diversi seminari tenuti in alcuni Istituti superiori dalle “Giulie” che hanno posto l’attenzione sul difficile rapporto tra media, linguaggio e discriminazioni di genere.
I VINCITORI
Premio “Giornalismo” per la categoria Carta stampata e Web a Federica Ginesu per l’articolo “I loro insulti peri nostri tacchi” pubblicato sul settimanale Grazia: “un esempio di giornalismo moderno per il riconoscimento dei diritti delle donne”. A consegnare il premio il capo della politica de L’Unione Sarda Giulio Zasso. Per la categoria “Giornalismo radio televisivo” sul podio del vincitore la trasmissione di Videolina “Monitor”, “una delle poche trasmissioni, se non l’unica, a livello regionale, che propone all’opinione pubblica spunti di riflessione su temi di grande attualità. Premio a Simona De Francisci, Egidiangela Sechi e Nicola Scano. A consegnare loro la targa la giornalista e vice presidente dell’Assostampa Simonetta Selloni. Infine premio per la categoria dedicata al Giornalismo per immagini a Elisabetta Messina, consegnato dal giornalista Franco Siddi. Un’immagine, simbolo di integrazione in una giornata speciale di festa che celebra il rito del matrimonio selargino. In uno scatto la profondità dei valori irrinunciabili che fondano una società democratica.
Per la sezione “Università”, in collaborazione con i Corsi di Laurea in Scienze della Comunicazione, premiate due tesi di Sassari e due di Cagliari. Per l’Ateneo di Sassari premio alla neolaureata Laura Dettori per la sua tesi dal titolo “Walter Benjamin: narrazione e società”, relatrice la Professoressa Romina Deriu, consegna del premio da parte del prorettore Pietro Ciarlo dell’Università di Cagliari. La tesi affronta alcuni dei principali temi della comunicazione nella società contemporanea, analizzando il ruolo e le nuove responsabilità che le professioni dell’informazione assumono nei nuovi scenari comunicativi.
Secondo vincitore per Sassari Carlo Mandras con la tesi dal titolo” Linguaggio di genere: (non) usi e prospettive nella Pubblica Amministrazione”, con la relatrice Prof.ssa Patrizia Patrizi, premiante Roberta Celot, Responsabile Ansa Sardegna. La tesi affronta la questione del linguaggio di genere nella dimensione della comunicazione politica e istituzionale.
Premio per le due migliore tesi dell’Università di Cagliari a: Clara Zucca per il lavoro dal titolo “La percezione della donna vittima di violenza di genere: uno studio su un campione di giovani e adulti”, del Corso di Laurea Magistrale in Psicologia dello Sviluppo e dei Processi Socio-Lavorativi, relatrice la Professoressa Cristina Cabras, premiante il Prof. Camillo Tidore dell’Università di Sassari; Roberta Spiga, con la tesi su “Il linguaggio di genere all’interno della Pubblica Amministrazione: evoluzione, prospettive e linee guida per l’utilizzo di un linguaggio inclusivo”, Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione con la relatrice Professoressa Elisabetta Gola, premiante Lia Serreli, Direttrice generale del gruppo “L’Unione Sarda”. La tesi ha affrontato un tema di grande attualità, che viene trattato con consapevolezza e da una prospettiva multisfaccettata.
Per la sezione Scuola un ex aequo per due classi vincitrici: Classe Quarta A – guidata dalla Professoressa Sandra Pani, Indirizzo Finanza E Marketing Istituto Tecnico Primo Levi di Quartu S. Elena accompagnati dal Prof. Francesco Podda e Classe Quarta I del Liceo Scientifico A. Pacinotti di Cagliari, accompagnati dalla Prof.ssa Maria Annunziata Lenigno. L’Istituto Primo Levi ha partecipato con un video dal titolo “Il valore delle parole”, frutto di un percorso formativo che ha stimolato la creatività dei ragazzi attraverso la partecipazione a seminari, conferenze e a iniziative come lo spettacolo “La conosci Giulia?” sul contrasto alle discriminazioni, agli stereotipi ai pregiudizi, premiato perchè: “Ben pensato il progetto e ben costruito il video proposto, per sottolineare l’importanza della scelta delle parole, il valore del linguaggio”. Premiante la giornalista Maria Paola Masala.
Da una rappresentazione stereotipata della violenza e del femminicidio a una rappresentazione corretta e rispettosa dell’identità e della dignità della vittima il Liceo Scientifico Pacinotti, Classe Quarta I, ha partecipato con il video “Una donna come te”. Studentesse e studenti hanno realizzato un breve filmato capace di destrutturare gli stereotipi e creare, una duplice condizione nel rapporto sentimentale e di coppia. Ha consegnato il premio Micaela Morelli, prorettrice dell’Università di Cagliari.
Tre infine le menzioni speciali: la prima alla redazione “La Nuov@Scuola”, “un progetto straordinario di approfondimento del linguaggio, realizzato da studentesse e studenti nelle pagine del quotidiano La Nuova Sardegna che ha promosso una collaborazione continuativa con le scuole del territorio”, guidato da Daniela Scano, Caporedattrice Sassari de “La Nuova Sardegna” e coordinatrice del progetto. Ha consegnato la targa Maria Grazia De Matteis, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza; Menzione speciale alle agenzie di stampa Agi e Ansa, sul palco Roberta Celot, responsabile ANSA, e Roberta Secci (giornalista AGI), per il loro delicatissimo ruolo di fonte primaria di notizie. Consegna della targa da Francesco Birocchi, Presidente Ordine dei Giornalisti della Sardegna. Menzione speciale a Eugenia Tognotti, Professoressa presso l’Università di Sassari Editorialista Nuova Sardegna e La Stampa e Federico Palomba, Alto Magistrato, ex Parlamentare ed ex Presidente della Regione, per il contributo culturale dato al premio con la loro partecipazione. Per la professoressa Tognotti ha ritirato la targa Valentina Guido, Ufficio stampa Università di Sassari. A consegnare il premio il giornalista Gianni Filippini.
La cerimonia di premiazione si è arricchita di tanti contributi da parte degli ospiti, attraverso una serie di interventi, momenti di riflessione e di spettacolo. Tra questi la cantante Ambra Pintore (nel cast di “La conosci Giulia?”) che ha portato con i suoi musicisti (Roberto Scala al basso; Federico Valenti alla chitarra; Diego Milia, violino) il brano “Sa Este”, profonde e eleganti atmosfere che restituiscono il fascino di una Sardegna arcaica e sensuale, con un dolcissimo omaggio recitato a tutte le donne; il trio femminile della classe di musica d’insieme fiati sotto la guida del Prof. Luigi Muscio del Conservatorio Pierluigi da Palestrina, costituito dalle giovanissime Selene Gaviano al flauto, Giulia Marongiu al clarinetto e Consuelo Anedda al fagotto, in repertorio Minuetto e Trio e Rondò finale dal Divertimento n. 3 di W. A. Mozart; e ancora il duo cult delle Lucido Sottile (Tiziana Troja e Michela sale Musio), anche loro protagoniste dello spettacolo “La conosci Giulia?” di cui hanno curato anche la regia (Tiziana Troja) e la produzione. Un doveroso salto nella periferia che “ogni tanto non guasta” con i loro esilaranti personaggi, Tanya e Mara, tra colorito slang e irresistibile ironia, sempre sul pezzo in un pieno di risate e paradossi esplosivi sui temi attuali della politica, delle recenti elezioni regionali, e naturalmente su discriminazioni e parità di genere.
A questo link si possono scaricare tutte le foto della premiazione (Giornalismo, Università e Scuola):
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Tutte le foto sono di Federica Zedda (con preghiera di segnalazione dei credits)
Corecom Sardegna e Giulia giornaliste Sardegna PREMIO “GIANNI MASSA” 2018/2019 – 1° edizione
CERIMONIA DI PREMIAZIONE
Venerdì 8 marzo 2019 ore 18.00 – 20.00
Auditorium del Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina”
Piazza Ennio Porrino, 1 – CAGLIARI
Conducono la serata Incoronata Boccia, Giornalista RAI, e Valeria Aresti, Avvocata.
Saranno presenti tra gli ospiti esponenti del mondo dell’università, della scuola, del giornalismo, della magistratura e della politica
Grande successo di partecipazione alla prima edizione del Premio Gianni Massa dedicato al rapporto tra media e parità di genere, promosso da Corecom presieduto da Mario Cabasino e Giulia giornaliste Sardegna, guidata da Susi Ronchi. Centosedici le proposte dei lavori pervenute al Corecom per le tre sezioni in concorso Università, Scuola e Giornalismo. La cerimonia ufficiale di premiazione si terrà venerdì 8 marzo a partire dalle ore 18.00 all’Auditorium del Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, in piazza Ennio Porrino 1, a Cagliari. L’ingresso è libero e gratuito fino a esaurimento posti. Una serata speciale ricca di interventi, momenti musicali e spassose gags, in cui saranno presenti esponenti del mondo dell’università, della scuola, del giornalismo, della magistratura e della politica, oltre alle irriverenti Tanya e Mara (Lucido Sottile: Tiziana Troja e Michela Sale Musio). Ai vincitori saranno assegnati premi in denaro. In particolare gli elaborati delle scuole sono il risultato della partecipazione allo spettacolo “La conosci Giulia?”, promosso da Corecom e dall’associazione Giulia Giornaliste Sardegna, e ai diversi seminari tenuti in alcuni Istituti superiori dalle “Giulie” che hanno posto l’attenzione sul difficile rapporto tra media, linguaggio e discriminazioni di genere.
Conducono la serata di premiazione Incoronata Boccia, giornalista RAI e Valeria Aresti, Avvocata. Introducono il programma di iniziative sulla parità di genere Mario Cabasino e Susi Ronchi. Tra gli ospiti: Antonio Martusciello, Commissario AGCOM, interverrà sulle politiche per la parità di genere; Filippo Lucci, Presidente Coordinamento nazionale del Corecom; Federica Zanella, Deputata Forza Italia già Presidente Corecom Lombardia e Romina Mura, Deputata PD, saranno protagoniste di un confronto sulla parità di genere; Anna Cau, Procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Cagliari; Romilda Tafuri, Prefetta di Cagliari, e Cristina Deidda, Direttrice regionale INPS, porteranno il loro contributo sulle conquiste femminili nell’ambito delle carriere tradizionalmente maschili. A ricordare le figure di Gianni Massa e di Piera Mossa cui è dedicato il premio interverranno rispettivamente il figlio Dandy Massa e il giornalista RAI Mario Mossa. Tra gli altri partecipanti il Prorettore dell’Università di Cagliari Francesco Mola e il Prof. Giuseppe Antonio Tidore, Università di Sassari; Antonello Cabras, Presidente Fondazione di Sardegna; Alessandra Zedda, decana delle consigliere regionali (FI); Francesco Birocchi, presidente Ordine dei Giornalisti Sardegna e la vice-presidente Assostampa Simonetta Selloni; la direttrice generale del gruppo L’Unione Sarda, Lia Serreli; il presidente di Videolina Carlo Ignazio Fantola; il capo della politica de L’Unione Sarda Giulio Zasso; la capocronista di Sassari Daniela Scano, coordinatrice del progetto La Nuov@Scuola; Anna Piras, direttrice TGR Rai Sardegna; Roberta Celot, responsabile Ansa Sardegna; Roberta Secci, Agi; la giornalista Maria Paola Masala; la Garante regionale per l’infanzia Grazia Maria De Matteis; Gabriella Murgia, Presidente Commissione regionale Pari Opportunità.
La serata si arricchisce anche con alcuni contributi di spettacolo con Ambra Pintore, tra le protagoniste della pièce teatrale “La conosci Giulia?”, che porterà il suo brano “Be enough”, e con il trio femminile della classe di musica d’insieme fiati sotto la guida del Prof. Luigi Muscio del Conservatorio Pierluigi da Palestrina, costituito da Selene Gaviano al flauto, Giulia Marongiu al clarinetto e Consuelo Anedda al fagotto. Le tre musiciste eseguiranno Minuetto e Trio e Rondò finale dal Divertimento n. 3 di W. A. Mozart.
Chiuderà la serata il duo cult delle Lucido Sottile, anche loro protagoniste dello spettacolo “La conosci Giulia?” che ha visto il sold out in tutte e tre le date in Sardegna, di cui hanno curato anche la regia (Tiziana Troja) e la produzione. In chiusura della cerimonia di premiazione porteranno tante risate con i loro esilaranti personaggi, Tanya e Mara, tra colorito slang e irresistibile ironia, sempre sul tema delle discriminazioni di genere.
L’iniziativa del Premio Gianni Massa rientra nel programma di attività del Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni della Regione Autonoma della Sardegna) per promuovere, insieme a Giulia giornaliste Sardegna (l’associazione coordinata da Susi Ronchi che raccoglie n. 50 giornaliste dell’isola appartenenti alle diverse realtà editoriali, free lance, uffici stampa, media online), la parità di genere e contrastare la cultura delle diseguaglianze che sempre più spesso si traduce in forme di violenza.
Il Premio Nazionale di letteratura e giornalismo “Alghero Donna” 2018 assegnato a VANESSA ROGGIERI (prosa), MARELLA GIOVANNELLI (poesia), Gi.U.Li.A – Giornaliste della Sardegna (giornalismo)
Dopo otto anni di assenza, domenica 27 gennaio ritorna al Teatro Civico di Alghero il Premio Nazionale di letteratura e giornalismo “Alghero Donna”.
Il Premio, istituito nel 1995 da Neria De Giovanni presidente dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari e della Associazione Salpare, gode del patrocinio e del contributo del Comune di Alghero, della Fondazione Alghero e del patrocinio della Commissione Pari Opportunità della Regione Autonoma della Sardegna e del Gremio dei Sardi di Roma che lo ha sostenuto nelle edizioni svoltesi nella Capitale.
Il Premio Alghero Donna, che consiste in un artistico gioiello del prezioso corallo di Alghero e di una targa istituzionale, è stato assegnato su segnalazione di una Giuria presieduta da Neria De Giovanni, composta da critici letterari, giornalisti, scrittori ed esperti: Antonio Casu, Presidente del Cenacolo di Tommaso Moro e direttore della Biblioteca della Camera dei Deputati; Mirella Maffi, presidente del Comitato italiano del Prix Femme d’Europe; Antonio Maria Maria, Presidente dell’UNAR-Unione delle Associazioni regionali di Roma; Massimo Milza coordinatore eventi dell’Associazione Salpare già direttore della Sala Stampa di Palazzo Chigi; Alessandra Bonanni, responsabile eventi culturali MultiOlistica; Giuditta Sireus, Direttrice artistica club Jane Austen – Sardegna.
Le premiate: per la sezione Prosa Vanessa Roggeri con il romanzo “La cercatrice di corallo” (Rizzoli) ambientato tra Alghero e Borutta, con al centro due grandi figure di donne che si contrappongono; per la poesia Marella Giovannelli con la raccolta “L’età del cuore (Youcanprint) che segna la capacità poetica di descrivere in ambientazioni sarde sentimenti ed emozioni universali; per la sez. Giornalismo “Gi.U.Li.A, giornaliste della Sardegna” (coordinatrice Susi Ronchi, vice Roberta Celot) che con 50 iscritte è il gruppo regionale di giornaliste più numeroso di questa Associazione Nazionale.
Le scrittrici e poete premiate andranno ad aggiungersi nell’Albo d’Oro a nomi prestigiosi, come Cristina Comencini, Maria Rosa Cutrufelli, Barbara Alberti, Vivian Lamarque, Nada Malanima, Romana Petri, Lia Levi, Gabriella Sica, Concita De Gregorio, Sandra Petrignani ecc.Tra le giornaliste il Premio è stato assegnato nei vari anni, tra le altre, a Carmen Lasorella, Neliana Tersigni, Lilli Gruber, Cristina Parodi, Antonella Clerici, Daria Bignardi, Danila Bonito, Licia Colò, Cesara Buonamici, Maria Latella, Paola Saluzzi, Bianca Berlinguer.
L’edizione 2018 nella scelta delle vincitrici ha voluto rendere omaggio alla Sardegna, un mix straordinario di arte, lingua e cultura che fa della Regione uno dei gioielli identitari d’Italia.
Come sempre la serata sarà condotta da Neria De Giovanni, e sarà arricchita dall’intervento musicale del coro “Voches e ammentos” di Galtellì con un omaggio a Grazia Deledda e dal coro di Alghero “Matilde Salvador” intitolato ad una grande donna della cultura catalana.
La manifestazione avrà inizio alle ore 18,00 con ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Per prenotazioni: InfoAlghero – Ufficio di Informazioni Turistiche
Ex Casa del Caffè – via Cagliari 2 – T. +39 079 979054
Orari dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 | dalle 15.30 alle 18.30 – sabato dalle ore 9 alle 13.
TUTTO PUO’ SUCCEDERE
“Tutto può succedere!”. Anche di leggere sul quotidiano sardo che si prepara a festeggiare i suoi primi 130 anni di vita un fondo in prima pagina che in maniera greve deride le donne, ma così facendo denigra soprattutto gli uomini, perché ne fa i portavoce di posizioni talmente risibili da ritorcersi contro chi le esprime.
E può succedere anche che dovendo scegliere uno pseudonimo sotto il quale celare la propria identità l’autore non si senta in imbarazzo per il fatto di riferirsi al più grande storico e oratore latino di tutti i tempi. La capacità di argomentare e far riflettere, di cui Tacito era maestro, da questo TACITUS vengono sostituite da un atteggiamento di altera supponenza che mira a ridicolizzare le storiche, antiche e attuali battaglie delle donne, trattando in modo becero e superficiale contenuti che meritano rispetto. Spiace davvero che alle lettrici e ai lettori di un quotidiano che vanta una tradizione lunga oltre un secolo di impegno e di lavoro dei colleghi per garantire sempre e ovunque i diritti della persona, di tutte le persone e il rispetto dei generi, di tutti i generi, venga proposto questo acido frullato di opinioni miscelate alla rinfusa e poi servite nell’illusione di strappare, al più, una grassa risata a chi si accontenta di usare la pancia senza mai disturbare il cervello. Noi donne, ciarliere, ma anche allegre, anche colte, anche attive, e impegnate meritiamo di essere rappresentate dai media senza stereotipi, senza pregiudizi e condizionamenti. Commenti di questo genere sono un pessimo biglietto da visita per la celebrazione della storia di un quotidiano alla vigilia di una ricorrenza che, per l’editore e la redazione, deve costituire l’occasione irrinunciabile per ripercorrere e valorizzare il suo onorevole passato, contraddistinto dall’abitudine a dare voce, pur all’interno di una vivace dialettica e di un acceso contraddittorio, anche a chi è impegnato in battaglie magari non condivise, ma comunque rispettabili. Le 50 giornaliste di Giulia Sardegna esprimono solidarietà e vicinanza alle colleghe e ai colleghi del giornale impegnati quotidianamente a rappresentare la realtà cercando di sradicare pregiudizi e luoghi comuni che alterano una corretta narrazione della nostra esperienza quotidiana.
Giuliagiornaliste Sardegna – Cagliari 1/11/2018
FORMAZIONE: L’Ordine degli avvocati di Cagliari e l’Ordine dei giornalisti della Sardegna, organizzano, insieme con le giornaliste di Giulia Sardegna, il corso di formazione sul tema “Dipendenze affettive e crimini relazionali” che si terrà il 9 Novembre alle ore 15.00 nell’Aula Magna della Corte d’Appello di Cagliari.
Durante il corso saranno trattati gli aspetti giuridici e mediatici della materia, in particolare: “Aggressore e vittima: dal colloquio investigativo alle strategie difensive” e “Linguaggi mediatici per una rappresentazione corretta e rispettosa della dignità della vittima”.
Dopo i saluti di Aldo Luchi e Francesco Birocchi, presidenti rispettivamente dell’Ordine degli Avvocati e dell’Ordine dei Giornalisti, interverranno i relatori: Guglielmo Gullotta, avvocato, psicologo e psicoterapeuta, già Ordinario di Psicologia giuridica presso l’Università di Torino sul tema “Affettività e violenza” Luigi Janiri, psichiatra, docente dell’Università Cattolica e di Roma LUMSA sul tema “Dipendenze affettive e co-dipendenze: questioni cliniche, rilevanza medico-legale e profili di partner” Valeria Aresti, avvocata del Foro di Cagliari e del Tribunale Apostolico della Rota Romana su “La vulnerabilità del testimone – vittima di violenza nel processo penale” Susi Ronchi, coordinatrice Giulia Giornaliste Sardegna, su “La responsabilità dei media nella rappresentazione di genere” Silvia Garambois, vice presidente nazionale di Giulia Giornaliste, sul tema: “Il racconto della violenza nei media” Maria Cristina Elisabetta Ornano, giudice per le indagini preliminari e dell’udienza preliminare presso il Tribunale di Cagliari sul tema “Prevenzione del reato e protezione della vittima: quali prospettive?” Anna Cao, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Cagliari, sul tema “La persona minore di età coinvolta in crimini violenti. Analisi dell’art. 609 decies c.p.”.
La giornata di formazione sarà coordinata da Daniela Pinna, giornalista dell’Unione Sarda e rappresentante di Giulia. Ai partecipanti saranno riconosciuti i crediti deontologici (5 per i giornalisti; 4 per gli avvocati) validi ai fini della formazione professionale continua. “Lo scopo dell’evento formativo – spiega l’avvocata Valeria Aresti – è quello di sensibilizzare e preparare gli operatori del diritto alla gestione dei casi di violenza di genere mediante l’adozione di strategie di prevenzione e tutela della vittima dal primo momento in cui entra in contatto con il sistema giudiziario fino alla definizione del processo” Come ha scritto Silvia Garambois nell’introduzione al manuale “Stop violenza: le parole per dirlo”, pubblicato dall’associazione Gi.U.Li.A giornaliste “La violenza contro le donne è assai più che un’emergenza: è un fenomeno strutturale. Maltrattate, picchiate, stuprate, ammazzate. Solo nei primi sette mesi del 2017 ci sono state 2.438 denunce per violenza sessuale: più di undici stupri al giorno! Eppure secondo i centri antiviolenza queste denunce corrispondono al 7% delle violenze sessuali realmente avvenute e non denunciate, per vergogna o per paura (soprattutto violenze e abusi tra le mura di casa, in famiglia).
L’altro dato su cui riflettere – precisa Susi Ronchi – è che in Italia vengono uccisi più uomini che donne (1,3 contro 0,5 su 100mila abitanti), ma la violenza nelle relazioni sentimentali miete molte più vittime fra le donne che fra gli uomini: il 46,3% delle donne assassinate sono state uccise da uomini che “hanno le chiavi di casa” (mariti, fidanzati, ex…) contro il 2,2% degli uomini vittime delle loro compagne.
CORECOM E GIULIA GIORNALISTE SARDEGNA PRESENTANO “LA CONOSCI GIULIA?” – SPETTACOLO TEATRALE SUL RAPPORTO TRA MEDIA E PARITÀ DI GENERE IN OCCASIONE DELLA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO “GIANNI MASSA” SEZIONE “GIORNALISMO” DEDICATA A MARIA PIERA MOSSA
Il teatro sociale d’arte come strumento per far riflettere su temi di attualità e di interesse collettivo. Per scardinare attraverso la forma drammaturgica e l’ironia preconcetti e pregiudizi, per esplorare nuovi codici e linguaggi, alla ricerca del senso e non del consenso. Abbattere quegli stereotipi, espliciti e velati, che insinuandosi nelle pieghe di una informazione spesso superficiale e riduttiva danneggiano l’immagine delle donne, alimentando una cultura sessista e discriminatoria. A partire dalla lingua italiana che spesso ignora la declinazione al femminile dei nomi quando si tratta di professioni e di ruoli istituzionali non più solo maschili, oggi sempre più ricoperti anche da donne. O dalle discriminazioni di genere che investono diversi livelli del nostro tessuto sociale, come quello lavorativo, dell’educazione delle bambine e dei bambini (dalla scuola alla pubblicità), le disparità salariali e di carriera, le molestie, gli abusi, lo sfruttamento della professione, fino alla rappresentazione mediatica distorta delle tragedie del femminicidio che spesso descrive le vittime non come tali, ma colpevoli. Lo spettacolo teatrale “La conosci Giulia?” organizzato all’interno del Premio “Gianni Massa” – Sezione Scuola – su iniziativa congiunta del Corecom Sardegna e l’associazione di Giulia Giornaliste (che dedica la sezione “Giornalismo” a Maria Piera Mossa, programmista, regista e documentarista della sede Rai Sardegna), porterà in scena il 6 ottobre al Teatro Massimo di Cagliari, alle ore 21.00 (ingresso gratuito e aperto a tutti), attraverso il linguaggio ironico della commedia, i temi sul rapporto tra media e parità di genere offrendo uno spaccato della società con le sue contraddizioni per far sorridere e soprattutto far riflettere. Un’opera originale per un racconto a più voci tra parole, suoni e visioni, frutto di una scrittura collettiva con i testi degli artisti coinvolti e supportata dalle testimonianze di Giulia Giornaliste Sardegna con la collaborazione di Marina Cosi (Presidente Giulia giornaliste) e Giovanna Pezzuoli (Giulia Giornaliste nazionale), rielaborata in forma di drammaturgia teatrale da Tiziana Troja (che cura anche la regia) e Vito Biolchini.
In scena una schiera di attrici e attori, musiciste e musicisti di primissimo piano sulla scena isolana (e non solo) e una testimonial d’eccezione della serata: la Magnifica Rettrice dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo. Il cast: Le Lucido Sottile (Michela Sale Musio e Tiziana Troja), Cristina Maccioni, Angelo Trofa, Leonardo Tomasi, Vanessa Podda, Valentina Fadda, Ambra Pintore, Federico Valenti, Diego Milia, Tanya&Mara, Kor Vocal Ensemble e la voce di Elio Turno Arthemalle. Testi di: Michela Sale Musio, Tiziana Troja, Vanessa Podda, Angelo Trofa, Valentina Fadda, Ambra Pintore. Costumi e scene: Filippo Grandulli e Daniele Coppi; Sound Design: Davide Sardo; Luci e audio: Live Studio di Giovanni Carlini; Trucco e Parrucco: Daniela Dessì; Foto: Michelangelo Sardo; Organizzazione generale: Federica Troja; Direzione generale: Michela Sale Musio, Aiuto regia: Irene Orrù. Una produzione Lucido Sottile. L’ingresso è gratuito, fino a esaurimento posti. Per info e prenotazioni: Teatro Massimo – Viale Trento n. 9 Cagliari – Tel. 070/2796629 – info@sardegnateatro.it.
Un viaggio inedito e affascinante tra sketch divertenti, monologhi ironici, comici e drammatici, musica, canzoni e interventi per contribuire a formare quella consapevolezza collettiva indispensabile per conquistare il diritto democratico della parità tra i generi attraverso spunti di riflessione sul corretto uso delle parole, sui linguaggi antidiscriminatori, e di una comunicazione che ponga in modo dignitoso e corretto la necessità di riequilibrare l’attuale disparità di ruoli, di funzioni e di trattamento economico, a parità di conoscenze, competenze e responsabilità, tra uomini e donne.
La pièce rientra nel programma di attività 2018-19 del Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni della Regione Autonoma della Sardegna – organo di garanzia della Regione nel settore delle comunicazioni) volte a promuovere, in collaborazione con Gi.U.Li.A, la parità di genere e a contrastare la cultura delle divisioni, delle disuguaglianze, legate agli stereotipi nei media e nella comunicazione istituzionale, dell’omofobia che si traduce sempre più spesso, come purtroppo ci dicono le cronache, in forme di violenza. Un’occasione di riflessione critica a cui sono invitati tutti i cittadini a partecipare (adulti, giovani e bambini), i professionisti della comunicazione, gli studenti universitari e delle scuole superiori. Per il coinvolgimento di questi ultimi il progetto promosso dal Corecom e Giulia Giornaliste rivolge una particolare attenzione attraverso alcune attività mirate che si articoleranno da ottobre 2018 a marzo 2019. Saranno presenti allo spettacolo infatti anche alcune classi degli Istituti Superiori che a seguito della visione dello spettacolo “La conosci Giulia?” dovranno presentare un elaborato sui temi trattati della comunicazione e delle parità di genere. I migliori verranno premiati a marzo all’interno della sezione “Scuola” del Premio indetto dal Corecom in collaborazione con Giulia Giornaliste.
Per info e prenotazioni: Teatro Massimo – Viale Trento n. 9 Cagliari – Tel. 070/2796629 – info@sardegnateatro.it
SABATO 06 OTTOBRE 2018
Teatro Massimo
Cagliari
ore 21.00
INGRESSO GRATUITO
***
Organizzazione: Corecom e Giulia Giornaliste Sardegna
Produzione: Lucido Sottile
GiULiA INCONTRA L’UNIVERSITA’
10 ottobre 2017
Mercoledì 11 ottobre alle ore 17 nell’Aula 6 della Facoltà di Studi Umanistici in piazza d’Armi a Cagliari si svolgerà l’incontro dal titolo “La preda e il cacciatore: stereotipi sociali, i linguaggi dei media”. Una riflessione sui linguaggi e le regole della narrazione mediatica nei diversi canali d’informazione e sui social network – nel rispetto della dignità e dell’identità delle vittime.
“La preda e il cacciatore: stereotipi sociali, i linguaggi dei media” è il titolo dell’incontro in programma mercoledì 11 ottobre alle ore 17 nell’Aula 6 della Facoltà di Studi Umanistici in piazza d’Armi a Cagliari. Giulia giornaliste e l’Università si confrontano sui linguaggi della narrazione mediatica e istituzionale attraverso interventi che mirano ad indagare alcuni aspetti relazionali ed emotivi della nostra quotidianità: lavoro, cibo, sport, creatività, cinema, istruzione, cultura, comunicazione. Temi, questi, che vengono trattati nelle attività didattiche del corso di laurea in Scienze della comunicazione.
L’informazione assume sempre più un valore sociale e proprio con gli strumenti della cultura e della pedagogia i media devono affrontare quotidianamente emergenze sociali, come disoccupazione, povertà, integrazione, emarginazione, violenza di genere. Quest’ultima emergenza, ritenuta dagli analisti internazionali una delle più diffuse violazioni dei diritti umani, richiede una specifica preparazione degli operatori dell’informazione impegnati a riportare la cronaca dei fatti, attraverso la ricerca della verità sostanziale e presuppone l’uso di un linguaggio appropriato che sia rispettoso della dignità e delle identità delle vittime.
Giulia giornaliste, i docenti del Corso di laurea in Scienze della Comunicazione e gli esperti aprono una riflessione sul ruolo dell’informazione e sulle sue responsabilità focalizzando l’attenzione sull’origine degli stereotipi, delle discriminazioni, dei pregiudizi, delle intolleranze che generano disuguaglianze e violenze. Uno sguardo anche sui nuovi canali della comunicazione e sulla diffusione di bufale e fake news che inducono l’opinione pubblica ad essere scettica e a dubitare anche della buona informazione.
L’evento, aperto al pubblico, è rivolto agli studenti del Corso di Laurea e agli insegnanti che, grazie all’adesione del CIRD (Centro Interdipartimentale per la Ricerca Didattica), possono ottenere un attestato di partecipazione nell’ambito dei progetti di formazione professionale.
L’iniziativa dell’11 ottobre fa parte degli incontri organizzati dal corso di laurea tra le attività di inaugurazione dell’Anno Accademico 2017/18.
La preda e il cacciatore:
stereotipi sociali, i linguaggi dei media
MERCOLEDI 11 OTTOBRE, ORE 17
FACOLTÀ DI STUDI UMANISTICI – PIAZZA D’ARMI-CAGLIARI – AULA 6
UN MANIFESTO CONTRO OGNI FORMA DI DISCRIMINAZIONE E VIOLENZA SULLE DONNE
5 ottobre 2017
Un Manifesto, contro ogni forma di discriminazione e violenza sulle donne, un impegno ad eliminare ogni radice culturale fonte di disparità. Il 25 novembre a Venezia, la presentazione. Ideato dal sindacato Giornalisti Veneto insieme alle Cpo della Fnsi e dell’Usigrai e a GiULiA, il decalogo non vuole essere certo un’ennesima Carta dei doveri, ma piuttosto un appello a chi svolge la nostra professione e a chiunque abbia voglia di diventare soggetto attivo della comunicazione, per contribuire alla cancellazione degli stereotipi e dei pregiudizi che sono il principale motore della “sottovalutazione o della negazione della diseguaglianza tra uomini e donne”. Come giornaliste siamo tenute al “rispetto della sostanziale verità dei fatti” e per questo, nel Manifesto, si sottolinea l’importanza della formazione obbligatoria e del linguaggio nella cronaca di un femminicidio o di una qualunque forma di sopraffazione. Descrizioni morbose, dettagli superflui, infatti, violano norme deontologiche già esistenti.
Il Manifesto, insomma, vuole essere una raccomandazione a non trasformare l’informazione in sensazionalismo e il diritto di cronaca in abuso.
Qui il manifesto a cui possono aderire tutti i giornalisti
Per aderire: mdv@stampasarda.info
LE DONNE NON SONO DEBOLI
26 settembre 2017
“Sesso debole? Le donne diventano deboli solo nei loro diritti e nella rappresentazione che ne danno la società e i media. Piuttosto sono poco e male rappresentate”. Ne è sicura Susi Ronchi, presidente di Giulia Giornaliste Sardegna ed ex notista politica del Tg3 regionale. Il sodalizio da lei guidato, nato qualche mese fa, si presenta ora al mondo dell’Università. Giulia Giornaliste Sardegna, che aderisce all’associazione nazionale (acronimo di Giornaliste Indipendenti, Unite, Libere e Autonome), l’11 ottobre alle 17 si confronterà con docenti e studenti del corso di laurea di Scienze della comunicazione dell’Ateneo cagliaritano.
Giulia farà il suo esordio ufficiale in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico per proporre una riflessione sulle disparità non solo di genere e analizzare schemi, pregiudizi e stereotipi alla base di una società iniqua e ingiusta verso alcune categorie di persone. Al centro della conferenza il tema dei linguaggi dei media. Alcune ‘Giulie’ saliranno in cattedra con un gruppo di docenti per aprire con gli studenti del corso una riflessione su questo attualissimo tema.
“Riprende con un tema forte, storicamente sentito da Giulia, la nostra programmazione annuale – sottolinea Susi Ronchi – il nostro impegno è volto ad assicurare un’informazione che dia voce a tutti, alle donne attraverso una rappresentazione corretta, e a quelle fasce sociali messe ai margini. La nostra attenzione è poi sempre rivolta al tema della violenza sulle donne, stupri, femminicidi, vera emergenza sociale, e al modo in cui vengono raccontati dai media”. Riconosciuta ente formatore, Giulia Sardegna, che riunisce una trentina di giornaliste, per la sfida che l’attende può contare sull’Università di Cagliari come partner, con il corso di Laurea di Scienze della comunicazione e di Filosofia del linguaggio.
“I linguaggi dei media hanno un ruolo imprescindibile nella formazione della pubblica opinione – riprende Susi Ronchi – una delle missioni di Giulia, infatti, è sensibilizzare all’adozione di un linguaggio scritto, parlato e visivo, corretto e rispettoso delle diversità. Un esempio stringente, e ahimè di grande attualità, è il linguaggio della violenza”. Il progetto Giulia/Università è basato su un presupposto: l’informazione come valore sociale, capace di veicolare messaggi che orientano le opinioni dei cittadini. “Informazione e cultura devono marciare unite – conclude la presidente di Giulia Sardegna – questo obiettivo ci vede in sintonia anche con i linguisti dell’Università che hanno riservato a Giulia uno spazio nell’ambito del primo Festival di Linguistica italiana organizzato a Siena”. (ANSA)
ARTICOLO DI LIBERO SU STUPRI DI RIMINI: ESPOSTO ALL’ORDINE DI CPO FNSI, CPO ODG, CPO USIGRAI E ASSOCIAZIONE GiULiA
11 settembre 2017
Due volte vittime. Per avere subito violenza sessuale di gruppo e dover subire in seguito anche quella di un giornalismo senza scrupoli che pubblica la trascrizione dei verbali con i dettagli più raccapriccianti dello stupro. È quello che ha fatto il quotidiano Libero con un articolo a sei colonne sugli stupri di Rimini a una turista polacca e a una transessuale peruviana. Non si può invocare il diritto di cronaca di fronte a una palese violazione della deontologia professionale che con il Testo unico dei doveri del giornalista impone loro, a tutela della dignità della persona, di non “soffermarsi sui dettagli della violenza”. Un giornalismo che decide di divulgare, nel dettaglio, tutti i particolari, anche i più intimi, della brutale aggressione, vuole ammiccare alla curiosità morbosa dei lettori e far leva sul sensazionalismo, incurante del diritto delle vittime alla privacy e del rispetto dovuto alle vittime. Che si trovano a subire un ulteriore atto di abuso nella loro sfera intima. L’indignazione che l’articolo ha suscitato, registrata anche dai social media, mostra che la misura è colma. Che la società è stanca di dover combattere anche con un giornalismo che nel linguaggio, e quindi nella sostanza, non rispetta le donne. Di fronte al bollettino quotidiano di donne uccise, picchiate, aggredite è necessario un giornalismo responsabile, corretto e rispettoso, anche nel linguaggio che usa, della dignità delle donne. Che non faccia sensazionalismo e voyeurismo solo pensando di vendere più copie. Articoli come quello di Libero non sono più ammissibili. Le Commissioni pari opportunità della Fnsi, dell’Ordine e dell’Usigrai e l’Associazione GiULiA Giornaliste hanno presentato un esposto agli Ordini della Lombardia e del Lazio, per le rispettive competenze, chiedendo di accertare le violazioni deontologiche dell’articolo in questione con l’apertura di un procedimento disciplinare.
Commissione pari opportunità Fnsi
Commissione pari opportunità Odg
Commissione pari opportunità Usigrai
Associazione GiULiA Giornaliste
RINNOVO VERTICI ASSOCIAZIONE GiULiA
19 giugno 2017
Venerdì 9 giugno, nel pomeriggio a Roma, è stato eletto il nuovo vertice della nostra associazione. Al voto hanno partecipato 127 su 143 socie, segnando così un’ampia partecipazione ai lavori dell’assemblea. Alla presidenza è stata confermata Marina Cosi con Silvia Garambois vicepresidente, mentre a Claudia Stamerra è stata rinnovata la carica di tesoriera. Mara Cinquepalmi è la nuova segretaria. Nel Consiglio direttivo sono state, inoltre, elette Alessandra Addari, Annamaria Ferretti, Natalia Lombardo, Roberta Serdoz, Giovanna Pezzuoli. Contestualmente è stato votato anche il Collegio di garanzia, con Maria Teresa Manuelli, Marilù Mastrogiovanni e presieduto da Carmina Conte. L’assemblea è stata occasione anche per fare il punto sulle attività e sui progetti in corso e futuri di GiULiA.