Attenzione, consultare sempre anche le ultime comunicazioni pubblicate (aggiornamenti continui). Nota del 01/04/2020 ore 11.04
Ci sono due misure di emergenza per aiutare un po’ i giornalisti autonomi in questi giorni complicati: c’è l’assegno da 500 euro della gestione separata dell’Inpgi e quello da 600 euro finanziato dal governo, che vede l’Inpgi come ufficiale pagatore.
Le due misure sono cumulabili, a certe condizioni, ma comunque il primo assegno si potrà richiedere solo dal 1° giugno e il secondo già da domani (1° aprile). Quindi per ora concentriamoci su quest’ultimo.
Prima cosa importante: il fatto che l’assegno da 600 euro si possa chiedere da domani significa che se per portarti avanti col lavoro hai già spedito la richiesta, questa è nulla. Devi ripresentarla domattina, o comunque dopo la mezzanotte di oggi, altrimenti non sarà presa in considerazione. Insieme al modulo dovrai produrre un documento di identità valido, il codice fiscale e le tue coordinate bancarie.
Seconda cosa importante: l’assegno da 600 euro è riservato a chi ha alcune caratteristiche, non a chiunque sia iscritto all’Inpgi. Tanto per cominciare è una misura riservata ai giornalisti autonomi, quindi bisogna essere iscritti all’Inpgi 2 ed essere in regola con i versamenti. Inoltre bisogna attestare (non certificare: attestare, e questo rende le cose più facili burocraticamente e al tempo stesso presuppone molta fiducia verso la correttezza di ciascuno) di appartenere a una fascia che necessita di sostegno. In sostanza l’assegno è riservato a due categorie:
1) i giornalisti autonomi che nel 2018 abbiano ottenuto un reddito complessivo non superiore a 35mila euro
2) i giornalisti autonomi che abbiano ottenuto un reddito fra i 35mila e i 50mila euro ma nei primi tre mesi di quest’anno 2020 abbiano visto calare i compensi di almeno il 33% rispetto ai primi tre mesi del 2019.
Ci sono dei giornalisti che a un rapporto di lavoro stabile (magari un part time) affiancano attività da autonomi: nel modulo non c’è modo di indicarlo, quindi la cosa più corretta è precisare questa situazione e gli introiti che ne derivano nel testo della mail di accompagnamento al modulo.
Infine l’assegno da 600 euro non spetta a chi ha una pensione oppure ha il reddito di cittadinanza o ha presentato lo stesso tipo di richiesta ad altre casse previdenziali oppure ha una indennità prevista negli articoli del decreto che trovi elencati nel modulo (cassa integrazione e altri tipi di bonus).
Se hai dubbi, il personale dell’Associazione della Stampa e il fiduciario dell’Inpgi si impegneranno per risolverli: puoi scrivere una mail a segreteria@stampasarda.it o mandare un messaggio whatsapp al numero 345 0562966.
Infine due cose decisamente importanti: ecco il link per scaricare il modulo e il link alle domande più frequenti sull’emergenza Covid-19 con le risposte della Federazione della Stampa.
Se hai dei dubbi, non solo sull’assegno ma in genere su cosa è cambiato in questi giorni per i giornalisti, dai un’occhiata: probabilmente c’è già la risposta che cercavi.