Si moltiplicano le iniziative a sostegno della lotta di Radio Radicale, condannata alla chiusura dal mancato rinnovo della convenzione per la trasmissione dei lavori parlamentari. In attesa che il Parlamento si esprima sull’emendamento Capitanio per la proroga di sei mesi della convenzione, il consigliere regionale del PD Roberto Deriu ha cominciato lo sciopero della fame e della sete.
Di seguito il comunicato stampa in cui Deriu – giornalista iscritto all’Assostampa Sarda – spiega il senso della sua azione nonviolenta, appoggiata pubblicamente dal segretario del Pd sardo Emanuele Cani a nome di tutto il partito.
“Il digiuno si fa per proporre, non per protestare. Entro oggi nel secondo giorno di astensione dal bere e dal mangiare, la forma più estrema di questa lotta non violenta. Lo faccio per proporre al governo di trovare una soluzione per continuare il servizio pubblico offerto finora da Radio Radicale, per chiedere al presidente della camera di considerare ammissibili emendamenti (uno della lega) per far proseguire il servizio pubblico a Radio Radicale, lo faccio per chiedere al presidente del consiglio regionale e ai capigruppo del consiglio regionale di calendarizzare le mozioni (una di opposizione e una di maggioranza) sul servizio pubblico di Radio Radicale. Mi onora poter sostenere la lotta per conto di tutti coloro che la ritengono giusta. Ma non è divertente, e forse è un onere eccessivo per una persona della mia età e con il mio fisico. Mi piacerebbe che chi di dovere si attivasse per farmi smettere. Grazie a quanti vorranno rendersi utili”.