L’Esecutivo Usigrai è tornato dopo 18 mesi a Cagliari per incontrare in assemblea i colleghi della Tgr Sardegna. Abbiamo trovato una sede regionale sempre più fatiscente, sia dentro che fuori. Un biglietto da visita imbarazzante per il servizio pubblico.
L’organico della redazione è sotto di 2 unità ormai da oltre 6 mesi rispetto agli accordi firmati dall’azienda meno di 3 anni fa, a cui si aggiunge una maternità non sostituita.
In particolare, la redazione di Sassari è da anni depotenziata nei fatti, con un organico sulla carta di 5 unità raramente, e solo temporaneamente, rispettato.
Non solo una sede di Cagliari totalmente inadeguata e carenze di organico, ci sono anche gravi criticità per quanto concerne i mezzi di lavoro, dallo studio alle telecamere utilizzate dai tecnici per uscire in troupe con i giornalisti e le giornaliste delle sedi. Quelle stesse dotazioni tecniche che dovrebbero essere utilizzate nella produzione di programmi in lingua sarda, finanziati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonostante la sede non sia ancora stata riconosciuta dall’azienda come struttura programmi.
A Cagliari e Sassari, in sintesi, le colleghe e i colleghi sperimentano tutto il peso della lontananza da Roma e la sensazione di sentirsi dipendenti di serie B del servizio pubblico.
Chiediamo all’azienda un intervento immediato, un progetto per la ristrutturazione della sede di Cagliari, che consentirebbe a colleghe e colleghi di lavorare in condizioni migliori e di ottimizzare le risorse visto che gli uffici direzione e abbonamenti si trovano in stabili a 350 metri di distanza dalla sede. Chiediamo, inoltre, la valorizzazione, in termini di risorse umane, della sede di Sassari in modo da permettere un’adeguata informazione dal territorio.
Esecutivo Usigrai
Coordinamento Cdr Tgr