Care colleghe, cari colleghi,
andiamo a chiudere un anno denso di avvenimenti, non sempre positivi, nel quale i giornalisti e le giornaliste si sono trovati davanti alle sfide che sempre più coinvolgono la professione. Accanto ai temi legati all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, e alla inderogabile necessità di norme che ne disciplinino l’uso, si registra l’approvazione di norme che mettono in pericolo il diritto-dovere di informare, e i cittadini di essere informati. In particolare, l’articolo 114 del codice di procedura penale così come revisionato, e il disegno di legge Balboni sulla diffamazione a mezzo stampa rischiano di infliggere un colpo durissimo ai tanti autonomi e autonome, che costituiscono la maggior parte degli iscritti. Infatti, con la prospettiva di una pena di 50mila euro, non si vede come si possa serenamente rischiare di continuare a fare questo lavoro, a fronte di guadagni che, per i colleghi a partita Iva o Co.co.co, sono nettamente più bassi.
D’altra parte, registriamo anche la ripresa della trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto da ormai nove anni. Non sarà semplice, perché gli editori sono sempre meno propensi a investire sulla informazione di qualità e su quello che la differenzia: la professionalità del suo capitale umano, cioè i giornalisti e le giornaliste. Il rinnovo del contratto non potrà ignorare anche gli autonomi, perché la categoria andrà avanti se sarà compatta, e questo significa creare condizioni di vivibilità per i colleghi e le colleghe che al momento sono fuori dall’inquadramento contrattuale, e nella gran parte dei casi percepiscono pochi euro per i loro servizi.
Abbiamo molto lavoro da fare. L’Associazione della stampa sarda è aperta all’ascolto di tutte e tutti i colleghi, e a intervenire, come fa, per sostenerne le ragioni. Lo abbiamo detto anche qualche giorno fa a Oristano, in occasione degli Stati generali dell’informazione ai quali hanno preso parte i vertici della Federazione nazionale della Stampa, con la segretaria generale Alessandra Costante, dell’Ordine dei Giornalisti, con il presidente nazionale Carlo Bartoli, e i vertici degli enti di categoria, Casagit e Inpgi: se staremo uniti, senza lasciare nessuno dietro, potremo riaffermare il nostro ruolo. E l’impegno che questo direttivo ha preso e continuerà a perseguire: non lasciare indietro nessuno.
Con l’occasione, con il Direttivo e il personale della Segreteria, i migliori auguri a tutte e tutti voi di un felice Natale e un sereno anno nuovo
La presidente
Simonetta Selloni