COMUNICATO

L’Associazione della stampa sarda esprime solidarietà al collega Umberto Aime, al centro di un’aggressione verbale da parte di uno dei candidati alla carica di presidente della giunta regionale, avvenuta nel corso della registrazione dell’ultimo confronto elettorale nella sede della Rai Sardegna. Nel respingere le offese personali che non possono trovare ospitalità nel confronto democratico, l’Assostampa invita al rispetto del ruolo dei giornalisti, ancora di più da parte di chi si propone al vaglio elettorale per la guida delle istituzioni, e ricorda le tutele costituzionali di cui gode la stampa a tutela della democrazia.

Il comunicato del Cdr de La Nuova Sardegna

Il Comitato di redazione della Nuova Sardegna interviene a seguito delle gravi affermazioni che uno dei quattro candidati alla carica di presidente della giunta regionale ha espresso nella giornata di ieri in occasione della registrazione dell’ultima tribuna politica televisiva che si è tenuta nella sede di Rai Sardegna. Il Cdr stigmatizza l’aggressione verbale nei confronti del collega Umberto Aime che, davanti alle telecamere, è stato offeso senza motivo. Come dimostrano i fatti, verificabili leggendo centinaia di articoli pubblicati durante questa campagna elettorale, il lavoro dei giornalisti e delle giornaliste della Nuova Sardegna è sempre stato improntato alla massima equidistanza tra le coalizioni. Tutti i candidati e le loro iniziative sul territorio hanno sempre avuto uguale trattamento e adeguati spazi di divulgazione. Quotidianamente, sulle pagine del giornale e sul sito internet del quotidiano è stato dato uguale spazio ai candidati, con approfondimenti sui vari temi di confronto della campagna elettorale. Il Comitato di redazione, così come tutta l’intera redazione, auspica che questi ultimi giorni di campagna elettorale si svolgano in un’atmosfera di serena collaborazione tra la stampa e i candidati di qualsiasi schieramento politico. I redattori della Nuova Sardegna, così come hanno sempre fatto fino a oggi, continueranno a svolgere il loro ruolo di sentinelle della democrazia, in piena autonomia e con la massima correttezza il proprio lavoro nell’interesse esclusivo dei lettori. Gli stessi lettori, così come dimostrato in 132 anni di storia del giornale, ben sanno che i giornalisti rispettano con scrupolo e orgoglio le carte deontologiche.