FORMAZIONE, L’ESPERIENZA DELL’ASSOSTAMPA SARDA IN PORTOGALLO

L’Associazione della Stampa sarda ha appena partecipato ad Amarante, in Portogallo, alla sessione di verifica e approfondimento del progetto di cui è partner con l’InformaGiovani di Palermo e l’Inach, International network Against cyber hate. Si tratta di un corso di formazione approvato dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, che andrà online a settembre, sviluppato come parte del progetto Lym – Leave your mark – voluto dall’Unione europea nell’ambito del programma Cerv (acronimo che in inglese significa Cittadini, uguaglianza, diritti e valori). L’Assostampa ha curato e sviluppato la parte riguardante le fake news, Informagiovani, con il partner olandese Inach (una lunga esperienza in ricerca, monitoraggio e contrasto all’hate speech), ha invece sviluppato l’aspetto della prevenzione e del contrasto all’hate speech.
Ad Amarante si è svolto un momento fondamentale in vista del corso che sarà online a settembre, interamente in inglese, e che è strutturalmente già pronto, e sarà rivolto ad almeno 300 giornalisti di sette nazioni dell’Ue.
Di fatto si sono testati i corsi e le sessioni nei quali sono divisi, sottoponendoli a un pubblico composto da giornalisti, giovani appartenenti a Ong, professionisti che si occupano a vario titolo diritti umani, altri specializzati nel settore dell’informazione.
L’Associazione della Stampa Sarda ha partecipato con la presidente Simonetta Selloni, con la collega Cristina Nadotti e il collega Giampaolo Cadalanu, la prima a Repubblica e il secondo già inviato di guerra per la stessa testata, che hanno svolto due dei moduli sulle fake news. Gli altri sono stati realizzati da altri colleghi, cito Paola Angelotti, risorsa interna all’Associazione che si è spesa con grandissima competenza e senza risparmio negli ultimi mesi durante i quali si è a lungo lavorato su questo progetto, ma anche esperti di media, docenti universitari, ricercatori. Tra di loro, Elisabetta Gola, Stefania Conti-Vecchi, Giuseppe Sergioli.
L’esperienza di Amarante, i cui costi sono stati coperti dall’Unione europea, si è rivelata fondamentale per raccogliere suggerimenti e idee per migliorare il prodotto, valutato già di ottimo livello dalla platea che lo ha testato. Ed è stato un momento di crescita, per l’importantissimo scambio di idee con colleghi e professionisti che operano in tutta Europa, con i quali si sono svolti dibattiti e elaborazione di proposte dopo ogni sessione di lavoro (complessivamente dieci sessioni).
Esperienza preziosa, perché il corso andrà in tutta Europa, e noi intendiamo presentarci con un lavoro di qualità e che serva effettivamente per dare strumenti a tutti noi, nell’ambito del contrasto all’hate speech e delle fake news. Sarà dotato di dieci crediti formativi deontologici, ne daremo opportuna e massima diffusione.
L’altro aspetto importante riguarda l’affacciarsi dell’Assostampa ai bandi europei, dai quali possono arrivare strumenti di scambio culturale e professionale, ma anche importanti sostegni economici per l’attività del sindacato che trova la sua ragione di esistere se è di effettivo sostegno ai colleghi giornalisti, e che può assolvere al suo compito solo se riuscirà ad ottenere esso stesso strumenti per una sostenibilità economica, in un momento di grande difficoltà per tutte le Associazioni regionali della stampa.
Nel ringraziare i colleghi che hanno dato un grande contributo alla realizzazione del progetto, voglio ancora una volta sottolineare il lavoro di qualità dei colleghi dell’ ufficio dell’Associazione della Stampa, che in questo progetto hanno creduto, nonostante le difficoltà (notevoli) alle quali siamo andati incontro per la sua realizzazione.
Simonetta Selloni, Presidente Associazione Stampa Sarda